Napolitano per il 60° anniversario dello Stato di Israele
“Il diritto all'esistenza dello Stato di Israele può e deve combinarsi con il diritto del popolo palestinese a dare vita ad un suo Stato”
ROMA - In occasione del 60° anniversario dello Stato di Israele, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Presidente israeliano Shimon Peres un messaggio nel quale esprime “a nome del popolo italiano e mio personale, i più vivi e sinceri auguri di pace e prosperità per il popolo israeliano”.
“I nostri due Paesi sono uniti da un'antica e sincera amicizia, sulla quale si fonda una collaborazione divenuta negli anni sempre più articolata e proficua” sottolinea Napolitano. “E' mio profondo auspicio – prosegue il messaggio - che i rapporti tra Israele e Italia possano ulteriormente accrescersi e consolidarsi, sia a livello bilaterale che nel più ampio contesto multilaterale”.
“Eredi di culture e tradizioni che hanno svolto un ruolo centrale nello sviluppo della civiltà mediterranea, Israele e Italia – rimarca il Capo dello Stato - possono fornire un contributo determinante alla stabilizzazione della regione. L'Italia si augura pertanto che i negoziati di pace in corso consentano di conseguire l'obiettivo di una soluzione equa e duratura, basati su due Stati dotati di confini stabili e sicuri e che possano felicemente convivere fianco a fianco”. “Nell'attesa di poterla incontrare in occasione della mia prossima visita di Stato in Israele, alla quale guardo con forte aspettativa, in questo giorno di alta valenza celebrativa formulo i migliori voti di benessere per la sua persona” , conclude Napolitano.
Oggi il Capo dello Stato è intervenuto all'inaugurazione della Fiera del Libro a Torino, alla quale ospite d’onore è proprio Israele. E Napolitano spegne le polemiche suscitate da questa scelta. “'Si tratta – ha detto Napolitano - di un contesto e di un clima che non possono essere turbati e deviati da contese politiche o da intrusioni pretestuose”. “I valori che la Fiera esprime sono quelli del confronto e del dialogo. Non c'è dialogo – ha aggiunto il Presidente - se si muove dal rifiuto della legittimità dello Stato di Israele, delle ragioni della sua nascita, del suo diritto ad esistere nella pace e nella sicurezza. Il diritto all'esistenza dello stato di Israele può e deve combinarsi con il diritto del popolo palestinese a dare vita ad un suo Stato”. “Sono questi i termini - ha detto ancora Napolitano - entro cui si colloca ogni sforzo di mediazione ed intesa con la partecipazione del governo di Israele e dell' Autorità palestinese, con il contributo dell' Unione europea delle Nazioni unite, di altri protagonisti della politica internazionale”. (Inform)