mercoledì 7 maggio 2008

Come gli aguzzini nazifascisti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Era il 5 maggio 1945 quando fu liberato l’ultimo campo di concentramento e di sterminio nazista: Mauthausen insieme con tutti i suoi sottocampi fra i quali Ebense e Gusen.
Proprio ieri ricorreva il 63esimo anniversario della liberazione del campo. Sono passati 63 anni e purtroppo si muore ancora per mano di nazifascisti.

Ieri ha perso la vita un ragazzo a Verona Nicola Tommasoli solo per essersi rifiutato di dare una sigaretta ad altri cinque ragazzi e nel leggere questo episodio la mente ci riporta subito all’interno dei lager nazisti nei quali si poteva perdere la vita per niente, magari per aver rivolto lo sguardo ad una SS o magari per essersi rifiutati di dare una sigaretta ad un kapo. L’amico di Nicola Tommasoli, testimone dell'accaduto, descrive gli aggressori come bestie che si sono accanite sul corpo del ragazzo. Anche qui ci vengono in mente tutte le volte che i nostri ex deportati hanno definito le SS come bestie.

Non vogliamo certo paragonare il campo di Mauthausen con la bellissima città di Verona, però le “persone” si!
Dobbiamo dire che purtroppo ancora oggi dopo 63 anni dall’apertura del cancello di Mauthausen si può morire senza motivazione per mano di nazifascisti.

Cercheranno di sminuire questo episodio, catalogandolo come di semplice cronaca nera e non di matrice politica, ma questo è un errore che vogliono indurci a fare ma che noi non possiamo tollerare con il silenzio.
Possibile che dopo tutti questi anni, dobbiamo ancora raccomandare ai nostri figli di stare attenti ai nazifascisti. E come facciamo a riconoscerli? Come poteva Nicola riconoscerli? Non avevano uniforme, non avevano segni evidenti di distinzione, proprio come quei fascisti che 64 anni fa fecero deportare i nostri cari con destinazione Mauthausen, Ebensee, Gusen.

Giovedì 15 maggio partiremo per il pellegrinaggio verso Mauthausen insieme a circa 200 ragazzi delle scuole medie e superiori di Firenze per far vedere loro i luoghi dell’orrore. E per far capire loro che purtroppo ancora oggi esistono menti di individui che condividono quelle ideologie che hanno portato alla sofferenza e alla morte milioni di esseri umani. Esistono ancora e talvolta si comportano proprio come gli aguzzini nazifascisti.

Associazione Nazionale Ex Deportati - Firenze