martedì 12 maggio 2009

PD e SPD verso le Europee

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il Vice ministro tedesco agli Affari Esteri, Erler, e l'on. Narducci a Friburgo i. B. per le elezioni europee e  comunali.

Si è tenuto sabato 2 maggio, nella sala delle conferenze dell'Arbeiterwolfahrt Kreisverband di Friburgo in Bresgovia, un interessante incontro con la comunità italiana alla presenza di Gernot Erler (SPD), vice ministro degli esteri della Germania, di Franco Narducci (PD), vice presidente della Commissione affari esteri e comunitari, di Gabi Roland (SPD), assessore comunale uscente e candidata al Parlamento europeo. I temi centrali trattati nell’incontro - organizzato da Punto e.V. Friburgo e ACLI Friburgo - hanno messo in rilevo soprattutto l’importanza della partecipazione al voto comunale e alle prossime elezioni per il Parlamento europeo, visto che i nostri concittadini hanno la possibilità di esercitare tale diritto in loco, potendo votare senza problemi i candidati italiani alle europee.

    "I diritti civili e politici sono il frutto di una lunga battaglia - ha sostenuto Franco Narducci - ed è dunque fondamentale il loro esercizio per conservarne intatto il valore.  Il voto comunale in loco, sia attivo che passivo, è una grande conquista, poiché consente anche ai cittadini immigrati di decidere sulle scelte che riguardano anche la loro vita" ha sottolineato il parlamentare eletto all’estero.

    Sulla stessa linea si è dichiarato anche il vice ministro Erler rimarcando il valore e l'importanza per la Democrazia della partecipazione dei cittadini agli imminenti appuntamenti elettorali. Appuntamenti, contrassegnati da una crisi finanziaria ed economica di portata mondiale in cui, come hanno fatto notare in alcuni passaggi sia Narducci che Erler, "a pagarne per primi le conseguenze saranno i meno abbienti e gli immigrati. Entrambi, seppur con un approccio diverso, hanno sostenuto che l’Europa deve avere elaborare un più attento ed efficace concetto per governare l’enorme portata del flusso migratorio verso il continente: "l’Italia non può essere lasciata sola nell’affrontare il flusso migratorio delle popolazioni africane che si dirigono verso il continente e ha bisogno di una tangibile solidarietà" hanno sostenuto all’unisono i tre relatori.

    Al dibattito hanno preso parte anche due candidati per il rinnovo del Consiglio comunale della città - Roberto Alborino (SPD, uscente) e Gianfranco Rizzuti (Die Linke). Alborino, in particolare, ha ricordato l'accidentato e tortuoso cammino per arrivare al diritto di voto alle elezioni comunali per i cittadini dell'Unione Europea e ha illustrato alcuni punti qualificanti della sua attività durante la legislatura che sta per terminare, in particolare sul fronte dell’integrazione e delle politiche scolastiche. I lavori si sono conclusi con numerosi interventi da parte del pubblico. 

Non si gioca con la democrazia

Roma -  Veglia multietnica

Il Comitato di David Sassoli, convoca per lunedì 11 maggio alle 21.00 in piazza Navona a Roma una veglia per riflettere e protestare contro il clima che sta montando nei confronti degli extracomunitari. Alla veglia sono invitati, movimenti, associazioni, sindacati e tutti le altri componenti della socità civile. In una nota il Comitato afferma che solo "in Italia la multietnicità è considerato un problema, un ostacolo. In tutti gli altri Paesi d'Europa essa è vista come un valore, una ricchezza da alimentare nella sicurezza di tutti i cittadini".

Per informazioni contattare Beatrice Curci al numero 339.8086693 o all'indirizzo di posta elettronica: ufficiostampa@davidsassoli.it

       

Ipse dixit

Una mano concreta - «Alla Chiesa importa molto dei comportamenti privati, ma tra un devoto monogamo che contesta certe sue direttive ed uno sciupafemmine che le dà invece una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupafemmine». Francesco Cossiga 

Tutte le Marie Barbise - «Già principiavano a invaghirsene, appena unte de cresima, tutte le Marie Barbise d'Italia, già principiavano a invulvarselo, appena discese d'altare, tutte le Magde, le Milene, le Filomene d'Italia... sognando fasti e roteanti prodezze del manganello educatore...». Carlo Emilio Gadda

Lo. Li. Ta. - «Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.». - Vladimir Nabokov


       
Visti dagli altri

A cura di Internazionale - Prima Pagina

La rivolta della first lady

Le vicissitudini coniugali di Silvio Berlusconi appassionano gli italiani. Se n'è occupato anche il quotidiano dei vescovi e il prete confessore di Berlusconi, il vecchio Don Zuliani, 87 anni, ha subito preso le difese del suo protetto: il Cavaliere è solo un uomo un po' esuberante, capace giusto di qualche galanteria. È la signora Berlusconi ad aver scatenato questa tempesta. Le mogli dei grandi leader cominciano a dare dei problemi: ormai non condividono neanche più le opinioni politiche dei loro mariti!

Le Monde, Francia
http://www.lemonde.fr/opinions/article/2009/05/06/premieres-dames-par-robert-sole_1189630_3232.html


Un'immagine falsa

Proprio quando sembrava che nulla avrebbe potuto toccarlo, Silvio Berlusconi deve affrontare l'ostacolo più grande da quando è stato nominato presidente del consiglio un anno fa. Gliel'ha creato sua moglie, Miriam Bartolini (meglio conosciuta con il vecchio nome da attrice, Veronica Lario), che il 3 maggio ha fatto sapere di volere il divorzio per il comportamento di suo marito con le altre donne. Più di ogni altro leader europeo Berlusconi ha costruito la sua carriera politica su un'immagine di ricchezza, potere e lealtà da parte di chi gli sta intorno. Ma in questo caso, l'immagine si è rivelata falsa.
The Economist, Gran Bretagna
http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=13611661

       
PD e PSE a Strasburgo

Sì, è quella la casa europea del PD

di Luigi Berlinguer

La missione del Pd è di contribuire in modo determinante alla costituzione del nuovo gruppo parlamentare europeo. L’Alleanza dei democratici e dei socialisti, come ha sottolineato ieri Europa, «è una novità storica perseguita da molto tempo da diverse forze progressiste europee». Dopo aver compiuto in Italia una scelta non reversibile, il Partito democratico contribuirà in modo fattivo alla stessa innovazione in Europa. L’obiettivo, per una volta, è molto chiaro: riunire tutte quelle forze riformiste fino a oggi frammentate perché rigidamente influenzate dalle proprie origini.

    In Italia, un lungo e solido percorso politico e culturale ha portato l’Ulivo ad offrire un contributo, innovativo e fondamentale, a questo processo. Infatti, prima di porre problemi di schieramento, di definizione nominalistica, l’Ulivo ha sciolto i nodi dei contenuti, delle strategie, dei valori. Detto in modo sintetico, ha affrontato l’elaborazione di una sua visione della società.

    Solo i nostalgici sentono il bisogno di crogiolarsi sulle formule. Perché, se si guardano i contenuti, l’agenda dei riformismi comincia a profilarsi, ora è più chiara. La protezione e la valorizzazione sociale sono sempre il primo dei nostri obiettivi.

    I deboli, quelli di ieri e quelli (numerosissimi, purtroppo) di oggi.
    Ma per centrare quell’obiettivo, dobbiamo insistere senza reticenze sulla valorizzazione delle capacità, delle intelligenze e dei giusti meriti. Per evocare un’antica formula, una società aperta: a ciascuno secondo il suo bisogno e, insieme però, secondo le sue capacità.

    Perché per rendere pieno un principio caro a noi tutti, quello dell’uguaglianza, c’è bisogno di sostenere i diritti di tutti, e nel mondo globale di valorizzare le differenze, ma di evitare che diventino fonte di discriminazione. Soltanto così si potranno rinvigorire le nostre robuste radici. Negli stretti perimetri del passato rischierebbero, al contrario di seccare. Ed è con questo spirito fortemente unitario che io stesso la affronto: certo, trovo in questo uno dei motivi centrali, lo scrivo per la prima volta, che mi hanno spinto ad accettare la candidatura che mi è stata proposta dal segretario del Pd Dario Franceschini.

Commento apparso su Europa, quotidiano del PD, l'8 maggio 2009




Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Non si gioca con la democrazia

di Luciano Belli Paci

La legge elettorale "porcellum", tra i tanti difetti, ne contiene uno davvero inquietante: non prevede alcun quorum minimo per l'attribuzione del premio di maggioranza.

    Il che la rende peggiore non solo della famosa (e calunniata) "legge truffa", che attribuiva il premio alla coalizione che avesse raggiunto il 50 % più uno dei voti, ma perfino della famigerata "legge Acerbo" del 1923, che attribuiva il premio alla lista che avesse raggiunto almeno il 25%.

    Il referendum abrogativo non soltanto non colpisce questo latente rischio di aberrazione antidemocratica, ma ne aumenta a dismisura la pericolosità.

    E' infatti evidente che se il premio è riservato alle coalizioni, come oggi, è più probabile (pur non essendo affatto certo) che - come in effetti è avvenuto - l'alleanza vincente arrivi vicino al 50 % dei voti o lo superi, sicché un premio che la porti al 55 % non suscita scandalo. Con la legge che uscirebbe dal referendum, invece, il premio dato ad una sola lista prima classificata fa sì che, un domani, in una competizione con più di due protagonisti, anche con il 30 % dei voti o addirittura meno (se i maggiori competitori fossero 4) si ottenga un'enorme maggioranza parlamentare.

    So bene che questo succede tranquillamente da decenni in Gran Bretagna dove, non regnando più da tempo il bipartitismo (anche se in Italia molti non se ne sono accorti ...), talora il primo partito vince e governa con il 35 % dei voti.

    Con gli inglesi funziona (anche perché lì ci sono laburisti, conservatori e liberali, non Berlusconi, ex fascisti ed ex comunisti...), ma nell'Europa continentale se governi avendo contro il 65-70 % del Paese si scatena la guerra civile.

    Non si gioca con la democrazia.
       

martedì 5 maggio 2009

800 mila in piazza 4 milioni alla tv

Ipse dixit

L'arte - «L'arte non riproduce il visibile, ma rende visibile» - Paul Klee


Prima bunga-bunga... - «Vi sono due ministri del governo Prodi che vanno in Africa, su un’isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: "Vuoi morire o bunga-bunga?". Il ministro sceglie: "bunga-bunga". E viene violentato. Il secondo prigioniero, anche lui messo dinanzi alla scelta, non indugia e risponde: "Voglio morire!". Ma il capo tribù: "Prima bunga-bunga e poi morire"». - Silvio Berlusconi




Concerto Primo Maggio 09

800 mila in piazza 4 milioni alla tv

di Vincenza Iovinella

Un vero e proprio trionfo, quest'anno, lo storico concerto del Primo Maggio nella piazza San Giovanni di Roma
Ha avuto una prima star d'eccezione, quest'anno, il classico concerto organizzato dalla tre maggiori sigle sindacali italiane (CGIL, CISL, UIL) per festeggiare insieme la giornata dedicata a tutti i lavoratori. Il richiamo di Vasco, infatti, ha fatto arrivare nella cornice di piazza San Giovanni a Roma ben 800 mila persone che hanno iniziato a gridare il nome del rocker fin dalle prime esibizioni.

    Non a caso sono stati 4 mln gli italiani che si sono sintonizzati su RaiTre nella fascia del prime time quando a salire sul palco è stato proprio il Blasco, che ha ottenuto così il massimo dello share televisivo mai raggiunto prima da questo evento. La sua scaletta, partita con il vecchio brano 'Stupendo' è proseguita poi mettendo insieme le nuove canzoni come 'Vieni qui' e 'Il mondo che vorrei', anche titolo della manifestazione, con alcuni vecchi brani degli anni '80 in parte rivisitati e corretti per dare un segno del proprio desiderio di attenzione ed interesse al pubblico ed al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

    Anche il rapper pugliese Caparezza ha ironizzato, presentando la sua canzone 'Io diventerò qualcuno' sul fatto di aver immagino per primo un partito composto da tutti gli avanzi dei talk show, reality show e talent show, cavalcando l'onda lunga delle ultime polemiche sulle candidature alle Europee di donne dello spettacolo nelle file del Partito delle Libertà.

Lo spettacolo, iniziato con l'energia di Paolo Belli, ha portato sul palco anche i bottari di Portici in supporto ad Enzo Avitabile, il cantautore romano Roberto Angelini, Marina Rei, la PFM, che si è esibita nelle cover di De Andrè, i Motel Connection, band parallela di Samuel, leader dei Subsonica che ha anche composto, insieme a Manuel Agnelli degli Afterhours e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz un super gruppo molto gradito dalla folla urlante.

    Un grande concerto che ha celebrato il ricordo delle morti bianche, grazie all'apertura del fondo per gli orfani dei morti sul lavoro, arricchito dalla lauta donazione di Vasco Rossi e la voglia di riscatto e di memoria della popolazione dell'Aquila, presente con lo stendardo del paese e la banda che ha intonato la canzone del rocker emiliano che ha fatto da leitmotiv dell'intera manifestazione musicale.

    Un evento unico, che ha convogliato a Roma l'energia di centinaia di giovani ai quali Vasco ha consigliato di meditare su quello che li circonda senza dare troppo peso a quello che dicono i media. Imparando, insomma, a sviluppare un maggiore senso critico personale, maturo e propositivo.