lunedì 14 novembre 2011

Parliamo di socialismo - HA VINTO MA NON LO SA

A cura della Fondazione Pietro Nenni
 
Domenico Padovani ha condotto un interessante colloquio-intervista con Giuseppe Tamburrano, presidente della Fondazione Nenni. Di seguito alcuni stralci. Il testo è disponibile inegralmente su http://fondazionenenni.wordpress.com/
 
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Padovani - Prof Tamburrano, lei che è oggi la memoria storiografica del socialismo italiano, si rimprovera qualcosa (scelte politiche, culturali, fiducia mal riposta, disattenzione per problemi di varia natura)?

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Tamburrano - Sì. Quando Craxi è stato risucchiato dalla contestazione alla gestione del potere avrei dovuto praticare nel PSI una opposizione netta, poichè quella di Martelli è stata una opposizione di mero potere .

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Padovani - Ispirandoci ad un filone culturale oggi assai di moda Le chiedo: se Lei immaginasse di poter cambiare qualcosa della storia del partito socialista italiano, cosa cambierebbe?

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Tamburrano - La storia non si fa con i "se" e pertanto la risposta è difficile. E anche se volessimo fare la storia di ciò che non è stato, occorrerebbe scrivere un libro poichè sono molte le questioni aperte. Giusto per dare una risposta, direi che l'elemento più negativo della storia del socialismo sono state le scissioni: quella del 1921 ha dato vita all'illusione rivoluzionaria – che è finita nel comunismo totalitario – ed ha agevolato in modo determinante la vittoria del fascismo; e quella del 1947 che ha spinto Nenni verso il frontismo filo-comunista e il PSDI nell'area dell'egemonia democristiana. I socialisti che, come ho detto, nel 1946 ottennero il 21 per cento dei voti, se fossero rimasti uniti avrebbero condizionato, dalla sinistra democratica, la politica centrista e democristiana.

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Padovani - Secondo Lei Craxi è stato l'ultimo vero, grande riformista del movimento socialista?

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Tamburrano - Craxi è stato un leader di grande spessore; lo hanno tradito il suo disinteresse per la questione morale e la sua scelta dell'alleanza di governo con l'area moderata della DC invece di incalzare i comunisti dopo il crollo del muro di Berlino.

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Padovani - C'è qualche libro che avrebbe voluto o intende scrivere?

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Tamburrano - Avrei voluto – e forse lo farò – scrivere una storia della sinistra con un capitolo finale: "Il socialismo ha vinto ma non lo sa " con riferimento alla crisi del capitalismo che rende "attuale" la rinascita del socialismo riformista-riformato alla luce del nostro mondo. Sulla base principalmente della formula post Bad Godesberg: "Stato e mercato".

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Padovani - Prof Tamburrano, quanto manca oggi nel nostro paese un vero partito socialista riformista?

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Tamburrano - Manca moltissimo perchè una sinistra all'altezza dei tempi avrebbe molte carte da giocare. L'enorme disponibilità di risorse culturali e tecnologiche e la crisi profonda del capitalismo globalizzato, sono condizioni importanti per la nascita di un movimento socialista rinnovato che si proponga come alternativa democratica, culturale e politica.