lunedì 14 novembre 2011

Berlusconi si dimette, festa per le strade

POLITICA E SOCIETÀ
a cura di  www.rassegna.it
 
Il premier al Colle per rimettere il mandato. Approvata la legge di stabilità dalla Camera con 380 sì. Esplode la gioia dei manifestanti: "12 novembre 2011, l'Italia si è desta". Ora iniziano le consultazioni per il governo Monti
 

Silvio Berlusconi esce di scena tra i fischi della folla radunata davanti al Quirinale. Il Cavaliere non è più il presidente del consiglio italiano. L'ex premier si è dimesso la sera del 12 novembre al Quirinale dopo una giornata politica intensa, e dopo aver provato fino all'ultimo a pilotare la sua successione proiettando Gianni Letta sulla poltrona di vicepremier del futuro esecutivo guidato da Mario Monti. Tentativo fallito.
 
 
  "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto oggi alle ore 21.00 al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Silvio Berlusconi, il quale essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto". Lo ha detto il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, al termine dell'incontro tra il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio.
 

   Le consultazioni di domenica porteranno rapidamente all'incarico conferito a Monti per un esecutivo tecnico.

   La Camera ha approvato il ddl stabilità in via definitiva con 380 voti favorevoli, il provvedimento diventa legge. Come preannunciato, questo l'ultimo atto dell'ex maggioranza: cala il sipario su Berlusconi, mentre per le strade scoppia la festa dei manifestanti. Libertà e giustizia invita a esporre il tricolore alle finestre per festeggiare la fine di un'epoca. E da domani tocca al governo tecnico guidato da Mario Monti.
 
 
 
    Intorno ai palazzi del potere è andata in onda la contestazione contro il presidente del Consiglio. Molti attivisti, guidati dal Popolo viola, hanno circondato Palazzo Grazioli, quindi Palazzo Chigi dove si è svolto il Consiglio dei ministri, per poi spostarsi al Quirinale. "Dimissioni, dimissioni", "Berlusconi a San Vittore", questi i cori che hanno scandito. I manifestanti si sono presentati con striscioni e bottiglie di spumante per brindare alle dimissioni del premier. Berlusconi immortalato per tutto il giorno silenzioso e scuro in volto, è uscito da Palazzo Chigi da un ingresso secondario.
 
    E' il giorno della grande festa. L'esultanza per l'uscita di scena di B. è sintetizzata da uno striscione in piazza del Quirinale: "12 novembre 2011 – l'Italia si è desta". Anche tutti i giornali stranieri si concentrano sulla situazione italiana, dal Times al Pais, concordando che è finita l'epoca di Silvio. 
 
    E adesso è il momento del governo Monti. Domani (domenica 13 novembre) iniziano le consultazioni di Napolitano, con lo scopo di un incarico veloce, domenica e lunedì. Oggi si è svolto il pranzo tra Berlusconi e Monti. A quanto si apprende, il Pdl ha chiesto Gianni Letta come vice premier. Secondo le indiscrezioni delle agenzie, però, Monti sarebbe intenzionato a proporre un governo di soli tecnici, con l'eccezione del ministero degli Esteri associato a Giuliano Amato.
 
    Mentre il Partito democratico è favorevole a ministri tecnici, l'Idv ha aperto al governo Monti, assicurando che "aspetta con fiducia" l'esecutivo guidato dall'economista. Di Pietro ha quindi attaccato l'ipotesi di Letta vice premier: "E' stato il Richelieu di Berlusconi – ha detto -, ha fatto il palo mentre l'altro scassinava la cassaforte".
 
    La Lega conferma che sarà all'opposizione. Nessun sostegno al governo Monti, ha ribadito oggi Bossi, liquidando la domanda sui rapporti futuri con il Pdl: "Rompere con Berlusconi? Vedremo".
 

    Sempre secondo le anticipazioni, il nuovo governo vorrebbe approvare un decreto entro la fine dell'anno, poi nel 2012 inizieranno una serie di provvedimento per la crescita. Sarebbero queste le idee del premier in pectore Monti. Il decreto, scrive oggi la Dire, servirà a mettere in sicurezza i conti pubblici, con misure forti in grado di tranquillizzare i mercati. E il tema delle pensioni tornerà all'ordine del giorno, come chiesto a più riprese dall'Unione europea.
 
 
IPSE DIXIT
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