lunedì 7 giugno 2010

Repubblica fondata sul lavoro

IPSE DIXIT

Evasione e giustificazione - In due occasioni il Presidente del Consiglio (2004 e 2008) aveva pubblicamente spiegato che bisogna considerare "giustificabile" l'elusione o l'evasione quando le tasse sono troppo alte (come in Italia), perché in questo caso l'evasione "è in sintonia con l'intimo sentimento di moralità" del contribuente. L'altra sera ha preferito dimenticarsene, negando platealmente la realtà, pur di rientrare in qualche modo dentro la cornice di emergenza economico-finanziaria disegnata dal suo ministro dell'Economia, che ormai lo commissaria persino in tivù. - Ezio Mauro       

Pro memoria

Sul posto di lavoro
Dal 1° gennaio al 28 maggio 2010 
425 morti sul lavoro
10.643 invalidi
425.730 infortuni 
Fonte: Attac Italia  (redazione@attac.org)     

VISTI DAGLI ALTRI
A cura di Internazionale - Prima pagina 

Fondata sul lavoro?
"Per ragioni che non ho mai capito", scrive il polemista Alexander Chancellor sul Guardian, "l'articolo 1 della costituzione italiana dice che l'italia è una repubblica fondata sul lavoro. Ma che principio è? Vada per la libertà, l'uguaglianza, la giustizia… ma il lavoro? Il lavoro è una cosa che le persone fanno, con vari gradi di entusiasmo, non è un ideale da perseguire. In ogni caso, il 2 giugno l'Italia ha festeggiato la sua repubblica fondata sul lavoro con il peggior tasso di disoccupazione degli ultimi dieci anni e con un terzo dei giovani (contro il 18 per cento della Gran Bretagna) che non ha un'occupazione".

The Guardian, Gran Bretagna    

DA U' CUNTU

Mare Monstrum
di Riccardo Orioles
Non è ancora come il Golfo Persico, ma è già uno dei mari più a rischio del pianeta. In Grecia, nel giro di poche settimane, un tranquillo Paese semi-agricolo è finito dentro alla macchina di triturazione. In Medio Oriente, il vecchio Stato (laburista) di Israele non esiste più e il suo posto è stato preso, per l'appunto, da un regime mediorientale che massacra e fa stragi come tutti gli altri. In Italia sono stati persi trecentosettemila posti di lavoro e un giovane ogni tre è disoccupato.

http://www.ucuntu.org/