martedì 13 dicembre 2011

150 - Salvaguardare il futuro dei giovani e dell'Italia

Alcuni stralci dal discorso del Presidente al Teatro Scientifico del Bibiena di Mantova

di Giorgio Napolitano

Presidente della Repubblica

Abbiamo un compito duro. Io mi sono trovato - voi lo sapete - in un momento di particolarissima, straordinaria difficoltà, in un momento di difficile transizione, e ho creduto di dover fare, negli stretti limiti che la Costituzione mi impone, una scelta che aprisse uno spiraglio migliore per il nostro Paese affidando al prof. Mario Monti l'incarico di formare questo governo. Spetta poi a voi seguire tutto quello che il governo deciderà e quello che le Camere vorranno in proposito a loro volta deliberare.

    Quando certe riforme, decisioni e misure arrivano in ritardo, allora è maggiore l'impatto, anche l'impatto di insoddisfazione o di preoccupazione o di dissenso. Dobbiamo dirci, con tutta franchezza, che stanno arrivando giusto in tempo per evitare veramente sviluppi in senso catastrofico della nostra situazione.

    E in questo spirito io sono convinto che riusciremo tutti insieme a fare ciascuno la propria parte con senso di giustizia, ma anche con alto senso di responsabilità e spirito di sacrificio. Non siamo chiamati, per fortuna delle nostre generazioni, a sacrifici come quelli che affrontarono patrioti in nome di un'ansia di libertà e di un attaccamento inespugnabile alla causa dell'indipendenza e della nazione. Noi però abbiamo da fare oggi quello che ci chiede l'esigenza di salvaguardare il futuro dei giovani e il futuro dell'Italia. Siamo chiamati a fare quello che oggi ci chiede la nostra appartenenza alla grande comune Patria europea. Questo lo facciamo, e lo dobbiamo fare, anche in modo da acquistare rinnovata autorevolezza e capacità di contribuire alla costruzione su basi più solide dell'Europa unita.