LAVORO E DIRITTI
a cura di www.rassegna.it
Le tute blu della Cgil inviano una lettera a tutti parlamentari italiani ed europei, per spiegare i motivi dello sciopero generale. Nel testo si chiede anche agli onorevoli di esprimersi sulle discriminazioni in atto in Fiat. Appello anche alla cultura
Una lettera personale a tutti i parlamentari italiani ed europei, a firma del segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini. Solo una cartella di poche righe ma con un alto significato democratico. Nel testo si spiegano infatti le motivazioni dello sciopero generale indetto dalle tute blu della Cgil il 9 marzo prossimo, e si chiede agli onorevoli di esprimersi sulle discriminazioni sindacali in atto in Fiat.
'Democrazia al lavoro' è il titolo della giornata di mobilitazione si legge nella lettera - L'obiettivo, non è solo quello di chiedere la difesa delle condizioni di chi lavora ma, avanziamo proposte per una nuova politica economica ambientalmente e socialmente sostenibile fondata su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati per creare nuovi posti di lavoro, porre fine allo scandalo della precarietà estendendo gli ammortizzatori sociali, strumenti di tutela del reddito ed i diritti a tutte le imprese e a tutte le forme di lavoro".
La Fiom invita poi i parlamentari a dire la loro sulla lesione dei principi costituzionali attuata dalla Fiat, dalla mancata assunzione a Pomigliano dei lavoratori della Fiom, alla decisione di non reintegrare sul loro posto di lavoro i tre operai di Melfi nonostante la sentenza del Tribunale di Potenza, al mancato riconoscimento delle agibilità sindacali ai delegati della Fiom, eletti dai lavoratori. "C'è bisogno che la democrazia entri nei luoghi di lavoro per smetterla con la politica degli accordi separati, affermare il ruolo del Contratto Nazionale come strumento di tutela generale dei diritti nel lavoro".
L'obiettivo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare i rappresentanti del popolo: "Per questo ci rivolgiamo a Lei scrive Landini - che è innanzitutto un rappresentante della Nazione prima che un esponente del suo partito, di aderire alla giornata di lotta indetta alla Fiom, le cui rivendicazioni in difesa dei diritti costituzionalmente garantiti coincidono con il più autentico interesse generale del paese, ed in ogni caso di agire in Parlamento per ripristinare i principi costituzionali anche nel Gruppo Fiat.
Oltre alla lettera , è infine partito anche un appello al mondo della cultura e della società civile per chiedere l'adesione alla manifestazione del 9. "In una "Repubblica democratica fondata sul lavoro" quale l'Italia deve costituzionalmente essere si legge ancora - la libertà operaia è la libertà di tutti, la sicurezza del disoccupato ed il superamento della precarietà è la sicurezza di tutti".
Lo sciopero generale e la manifestazione nazionale del 9 marzo diventano dunque "un appuntamento essenziale non solo per i metalmeccanici ma per tutti coloro che credono nella democrazia, nella giustizia sociale, nella libertà, nell'informazione libera e in un lavoro stabile con diritti. E in questo senso sono fondamentali il diritto allo studio, l'accesso alla cultura, la valorizzazione del patrimonio artistico e delle competenze".
Roma, 3 marzo 2012
In piazza per costruire il futuro
I lavoratori del settore edile sono scesi in piazza per chiedere lavoro e diritti.
http://www.rassegna.it/video/2012/03/03/875/in-piazza-per-costruire-il-futuro