lunedì 30 giugno 2008

Solidarietà

Ipse dixit

Chiedeva la paga - «Operaio egiziano ucciso a revolverate perché chiedeva la paga. Said el Basset, 29 anni, aveva chiesto gli arretrati al padrone dell'impresa edile per cui lavorava. Il figlio dell'imprenditore, Antonino Fioravante di 19 anni, ha estratto una rivoltella e l'ha freddato con due colpi al cuore. Il padano è stato poi arrestato dalla polizia italiana». - Riccardo Orioles

Diario di un pazzo - «Ma salvate almeno i bambini!». - Lu Xün

I bambini - «I bambini rom non sono diversi dagli altri bambini, tra l'altro molti di loro sono cittadini italiani a tutti gli effetti... Verrebbe da proporgli, per rispettare il diritto all'uguaglianza di tutti i bambini, di schedare allo stesso modo tutti i bambini italiani... Sono mesi ormai che l'attenzione delle istituzioni, nonché dell'opinione pubblica e dei mass media italiani si concentra sulle comunità rom presenti nel nostro territorio. Un'attenzione che, come Unicef Italia, chiediamo non si trasformi in principi di discriminazione verso popolazioni e soprattutto bambini in condizioni di evidente vulnerabilità». - Vincenzo Spadafora

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Visti dagli altri
A cura di Internazionale - Prima Pagina

L'immigrazione necessaria

L'Europa, nonostante la sua diversità, può essere molto povinciale. In tutto il continente l'atteggiamento verso limmigrazione si fa di giorno in giorno più duro, in particolare in Italia. La scorsa settimana il parlamento europeo ha approvato nuove regole per l'espulsione degli immigrati irregolari, e il governo di Silvio Berlusconi ha messo a punto una delle leggi più severe del continente, sollevando l'opposizione di associazioni umanitarie, dell'Onu e del Vaticano. Tuttavia, con la natalità in forte calo e una popolazione sempre più anziana, l'Italia non potrebbe sopravvivere senza i lavoratori stranieri.

The New York Times, Stati Uniti [in inglese]
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Rifugiati

Le organizzazioni cristiane chiedono più solidarietà, accoglienza e rispetto. A Roma una preghiera ecumenica e un "appello" ai politici.

Roma (NEV), 25 giugno 2008 - "Chiediamo a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionale e a tutte le persone di buona volontà di rendere possibili politiche di solidarietà, di accoglienza e di rispetto verso chi chiede asilo e i migranti", è quanto si legge in un "appello" sottoscritto da Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Centro Astalli, Comunità di Sant'Egidio, Fondazione Migrantes, Caritas e ACLI, in occasione della veglia di preghiera per la Giornata mondiale dei rifugiati tenutasi a Roma lo scorso 19 giungo nella basilica di S. Maria in Trastevere.

Nell'appello delle associazioni si legge che, come in passato era accaduto a molti migranti italiani, "anche oggi uomini e donne oltrepassano pericolosamente i confini dell'Europa, sperando di trovarvi rifugio e un avvenire" e, riferendosi ai tanti che trovano la morte nel tentativo di raggiungere l'Europa, affermano: "come cristiani ci sentiamo interiormente lacerati di fronte a tanti morti, per lo più giovani, in cerca solo di una vita migliore".

Presenti alla veglia di preghiera esponenti di tutte le associazioni promotrici dell'iniziativa, tra cui la direttrice del Servizio rifugiati e migranti (SRM) della FCEI, Franca Di Lecce, nonché il pastore valdese Antonio Adamo della chiesa di piazza Cavour e il pastore Samuel Kpoti della comunità evangelica francofona di Roma.

La preghiera ecumenica si è svolta in memoria delle vittime dei viaggi verso l'Europa.