mercoledì 8 giugno 2011

Persone, indifferenza, cinismo

Emergenza umanitaria

 

Sedicimila i morti in mare, decine di migliaia i segregati in galere disumane.

 

di Emanuele Macaluso

da Il Riformista

 

Scrive Claudio Magris sul Corriere: «I morti in mare non commuovono più. Su alcuni giornali, duecento morti o dispersi in mare, come quelli dell'altro ieri, in fuga dalla disperazione, non finiscono neppure più in prima pagina».

    Vero. L'Avvenire ci ha informati che "Fortress Europe" ha calcolato che dal 1998 i morti in mare sono circa 16.000. Uomini e donne, vecchi e bambini: una piccola città è seppellita sotto le acque del Mediterraneo, l'indifferenza è totale e impressionante. Se si fosse verificata una moria di pesci avremmo letto le comprensibili proteste delle associazioni degli animalisti; per le persone non c'è più nemmeno pietà. E persone sono anche quelle rinchiuse nelle carceri italiane dove si registra un sovraffollamento impressionante.

    Nella sua piccola posta sul Foglio, Adriano Sofri puntualmente segnala storie e vicende carcerarie sconcertanti, fra cui il susseguirsi di suicidi. E non dimentico quel che è successo al povero Cucchi.

Nelle carceri italiane, c'è un numero grande di extracomunitari, arrestati per piccoli reati o peggio per la violazione di leggi indegne di un paese civile. Queste persone non hanno mezzi, parenti, avvocati; sono depositate in celle affollate in attesa di giudizio. Marco Pannella da più di un mese fa lo sciopero della fame e chiede un'amnistia. Non so come si dovrebbe strutturare un provvedimento, ma la fascia larga di detenuti che hanno commesso reati minori non dovrebbe stare in carcere.

    Il ministro della Giustizia Alfano, ora nominato dal Capo segretario del Pdl, ha fatto tanti annunci sulla costruzione di nuove carceri. Non è successo nulla. Il fatto vero e ineludibile è il sovraffollamento, con il caldo il disagio cresce, le proteste pure, e sono legittime. Infine: questi temi non dovrebbero essere nell'agenda della politica? La protesta solitaria e a volte delegittimata di Marco Pannella non suona una critica alla politica? Lo sottolineo anche perché l'opposizione su questi temi sembra che non ci sia.