lunedì 9 novembre 2009

Tre bugie sul Terremoto

Abruzzo
Tre bugie sul Terremoto
"Sul terremoto in Abruzzo il presidente del Consiglio continua a dire bugie". Ne è convinto il senatore del Pd Giovanni Legnini che elenca quelle che secondo lui sono le tre falsità proclamate dall'attuale presidente del consiglio.

Prima di tutto non si può parlare di 'ricostruzione post-terremoto': "Non c'è stata alcuna ricostruzione - afferma il sen. Legnini - ma solo la realizzazione di case provvisorie, per altro non in numero sufficiente a tutti gli sfollati".

"Inoltre - aggiunge Legnini - sostenere che gli interventi sono stati realizzati attraverso l'abolizione di spese e sprechi è altrettanto falso. E' infatti universalmente noto che le risorse utilizzate sono state prese dal Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate, sottraendole ad investimenti destinati al Mezzogiorno del Paese".

"La terza bugia detta da Berlusconi - conclude il parlamentare democratico - è che si sarebbe impegnato affinché il 50% dei lavoratori impegnati fosse abruzzese. Non è vero: non c'è nessuna norma che lo preveda e nella realtà non è così. Il presidente del Consiglio farebbe invece bene a preoccuparsi dei 17mila disoccupati creati dal terremoto e che a fine anno si ritroveranno senza ammortizzatori sociali".      

Ambiente
Spostarsi in città
con la bici a idrogeno È in mostra a Roma una bicicletta a pedalata assistita alimentata a idrogeno. Il veicolo è in grado di percorrere 150 km con un "pieno".

La bicicletta elettrica si evolve: l'Itae-Cnr di Messina ha ideato e relizzato un prototipo di bici elettrica a pedalata assistita alimentata a idrogeno, dotata di un sistema di accumulo a stato solido.

I vantaggi rispetto ai mezzi dotati di batterie tradizionali (a parità di peso) stanno nell'autonomia e nei costi: con soli 18 euro è possibile fare il pieno e muoversi per circa 150 Km (12 centesimi al chilometro), provando l'ebbrezza di spostarsi in città con una bici a idrogeno tra le gambe.

La bici a idrogeno è solo parte del progetto complessivo, che prevede un sistema di rifornimento composto "da una fonte di energia rinnovabile (solare fotovoltaico) e un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno da acqua. Questo abbasserà di molto il costo del combustibile e chiuderà il cerchio in termini di emissione zero", spiega Vincenzo Antonucci, dell'Itae-Cnr.

Il progresso tecnico sta anche nei tempi necessari per la ricarica: mentre una batteria convenzionale richiede dalle sei alle otto ore, il prototipo si accontenta di circa 15 minuti per tornare alla piena efficienza. Il che si traduce in un aspetto particolarmente vantaggioso nella gestione di flotte - illustra il responsabile della ricerca, Giorgio Dispenza - "poiché consente di ridurre il numero di mezzi per garantire la continuità del servizio".

La presentazione del prototipo è avvenuta in occasione dell'evento H2Roma Energy e Mobility Show, in calendario nella capitale fino al 5 novembre. [ZEUS News