Se si procedesse ora alla sostituzione delle schede si rischierebbe di vedere invalidate le elezioni. Questo dice in sostanza il ministro Amato in una lettera a Ezio Maurio che qui riportiamo. Le schede elettorali, fa presente Amato, sono così in ottemperanza alla legge che impose il "Porcellum", e che fu firmata da Berlusconi. Non sarebbe stato costituzionale dare alle due coalizioni sulla scheda risalto maggiore rispetto alle altre liste in lizza. (Vai all'audiovisivo del Ministero)
di GIULIANO AMATO *)
Il proseguire di una polemica che non doveva neppure nascere mi costringe a tornare sulla questione delle schede elettorali. Sento dire che non si fa un decreto per renderle più chiare a causa di una incomprensibile ostinazione del sottoscritto.
Non è così. Il decreto non si può fare perché i militari, i diplomatici e i docenti all'estero hanno già votato, non ci sarebbe più il tempo di riorganizzare il loro voto con nuove schede e quindi si invaliderebbe tutto il processo elettorale facendo votare gli elettori con schede fra loro diverse.
Sento almeno che si è preso atto che le schede sono come sono, non per fantasia ministeriale, ma in ottemperanza alla legge su cui furono fatte le elezioni precedenti. Si dice però: "Ma allora le coalizioni erano fatte da molti più partiti e quindi le file dei simboli coalizzati erano molto più lunghe e più visibili".
Capisco - replico io - ma allora cos'è che si teme? Se davvero si teme che l'elettore metta il suo segno a cavallo di più simboli, questo rischio era molto maggiore quando lo stesso elettore doveva trovare il suo simbolo in sfilze molto più lunghe di simboli coalizzati (e quindi accostati l'uno all'altro). Oggi i simboli delle coalizioni sono solo due e in ogni caso vale la regola, adottata proprio allora, che il voto si intende attribuito al simbolo su cui ricade la parte prevalente del segno.
Se invece si teme che l'elettore abbia difficoltà a scorgere, fra tanti simboli, quelli delle due coalizioni, allora si teme una cosa a cui nessuna organizzazione diversa della scheda potrebbe porre rimedio, a parità di numero dei simboli. C'è qualcuno che si illude che si possa fare una scheda con tutti i simboli in fila verticale, mettendo però l'uno accanto all'altro i due simboli delle due coalizioni? Una scheda così sarebbe incostituzionale, proprio perché darebbe alle stesse coalizioni una visibilità maggiore e quindi un inammissibile vantaggio rispetto a tutti gli altri simboli.
*) Giuliano Amato - Ministro degli Interni e Senatore della Repubblica (Gruppo PD) - è nato a Torino il 13 maggio 1938. Laureato in giurisprudenza e docente universitario, é stato eletto deputato nel 1983 (IX Legislatura) e ha svolto l'incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri fino al 1987. Ministro del Tesoro dal 1987 al 1989, ha assolto l'incarico di Presidente del Consiglio dei ministri dal giugno 1992 all'aprile 1993. Dal 1994 al 1997 è stato presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ministro delle Riforme Costituzionali dal 1998 al 1999 e nuovamente Ministro del Tesoro dal 1999 al 2000, è stato nominato per la seconda volta Presidente del Consiglio dei Ministri dal 26 aprile 2000 al 10 giugno 2001, assumendo anche, per un breve periodo, la titolarità interinale del Ministero dell'Università e ricerca scientifica e tecnologica nonché del Ministero degli Affari esteri. Nel gennaio del 2002 Giuliano Amato è stato nominato vicepresidente della Convenzione europea, chiamata a disegnare la nuova architettura istituzionale dell'Unione europea.