giovedì 9 aprile 2009

Un segno molto forte sulla vita pubblica


Ipse dixit
In piazza: 2,7 milioni. In rete: 417 mila - «In piazza eravamo 2 milioni e 700 mila. Tanti erano i lavoratori, i giovani, i pensionati e i migranti che la CGIL ha portato in piazza sotto lo slogan Futuro Sì - Indietro No, per rivendicare una politica adeguata alla crisi e per dire No all’accordo separato sulla riforma contrattuale. La manifestazione della CGIL è stata rilanciata in contemporanea da più di 100 siti. Tutto il network della CGIL, i portali delle associazioni e degli studenti, web-tv, giornali on-line e tanti blog di lavoratori e di cittadini hanno trasmesso in diretta e in contemporanea la grande manifestazione di Roma. 417mila gli utenti unici della Rete che hanno potuto seguire l'iniziativa partita venerdì pomeriggio con il racconto dei lavoratori in viaggio per finire oggi con la diretta dal Circo Massimo. Con tutta probabilità siamo di fronte ad un evento unico nella storia della Rete nel nostro Paese, sicuramente è la prima volta per un' organizzazione sindacale». - CGIL

       
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A cura di Internazionale - Prima Pagina
L'ombra del fascismo sull'Italia
L'obiettivo principale di Silvio Berlusconi come presidente del consiglio italiano è sempre sembrato sfacciatamente ovvio: proteggere se stesso e il suo impero mediatico. Ma la sua ultima mossa - la fusione tra il suo partito Forza Italia e Alleanza nazionale - lascerà un segno molto più forte sulla vita pubblica dell'Italia di qualsiasi altra sua scelta politica. Diversamente dalla Germania, l'Italia del dopoguerra non ha mai fatto i conti con l'eredità del fascismo.

The Guardian, Gran Bretagna
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/mar/30/silvio-berlusconi-fascism-italy-g20