martedì 9 febbraio 2016

Unioni Civili

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Accordi su emendamenti e voti segreti: così il Pd vuole ridurre tempi e “sorprese”. Da mercoledì prossimo il voto sugli emendamenti. Il M5S ribadisce il suo sì al testo attuale, ma resta l’incognita del voto segreto.

 

di Silvia Gernini - @SGernini

 

Dopo l’impasse di martedì, l’accordo per il ritiro del 90% degli emendamenti presentati dalla Lega al ddl Cirinnà sembrerebbe finalmente confermato, dopo la capigruppo informale che si è svolta ieri. Contestualmente il Pd ritirerebbe l’emendamento canguro presentato dal senatore dem Marcucci per accorciare i tempi in aula.

    “Zanda ci ha detto che ritireranno il canguro. Noi taglieremo in maniera cospicua i nostri emendamenti. Abbiamo avuto garanzie e abbiamo dato la massima disponibilità”, ha detto il capogruppo del Carroccio Gian Marco Centinaio spiegando che la Lega si è anche resa disponibile “a contingentare il numero dei voti segreti“.

    Ridurre i tempi, ma lasciando il tempo per il confronto: “Come per tutti i provvedimenti importanti, bisogna trovare una posizione di equilibrio: tempi rapidi, ma compatibili con la profondità del dibattito e con la necessità che hanno i senatori di intervenire”, ha detto il capogruppo Pd Luigi Zanda.

    E mentre in aula si susseguono gli interventi fiume a favore o contro il testo sulle unioni civili, prosegue dietro le quinte il confronto politico, quello che consentirà al ddl di arrivare al traguardo del primo via libera del Senato e passare quindi all’esame della Camera.

    Un lavoro che si concentra, come è ovvio, sulla riduzione del numero degli emendamenti. E oltre all’accordo ritrovato tra Lega e Pd, oggi è stato anche creato un gruppo di lavoro, formato da un senatore per ciascun gruppo in Senato, che lavorerà per ridurre ulteriormente il numero di emendamenti che al momento sono oltre 6000. La Lega assicura che “rimarranno in tutto 500 emendamenti – ha detto Centinaio -, di cui la maggior parte relativi alle adozioni“.

    Bisogna cercare di accorciare i tempi visto che fino a martedì si andrà avanti con la discussione generale e mercoledì prossimo finalmente si inizieranno a votare gli emendamenti rimasti dopo la “scrematura”. Il tema centrale restano i voti segreti, che il Pd vorrebbe evitare il più possibile per non incorrere in spiacevoli sorprese al momento del voto, soprattutto dopo le tensioni di questa mattina con i Cinquestelle. Il M5S ha poi ribadito la sua posizione favorevole al ddl, ma solo se non subirà cambiamenti radicali: “Il ddl così com’è l’abbiamo già votato in commissione, e lo votiamo in Aula. Non capisco cosa vuole trattare ancora il Pd – ha dichiarato il senatore Alberto Airola -. Andiamo in Aula e vediamo i numeri”.

    Nel frattempo, fuori dai palazzi, scoppia la polemica per le parole del presidente della Società italiana di pediatria, Giovanni Corsello, che nel mezzo del dibattito sulla stepchild adoption, ha dichiarato: ”Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva”.

    Parla di dichiarazioni “gravissime e inaccettabili” il deputato Pd Alessandro Zan, membro della bicameralina sulle unioni civili e attivista della comunità gay. “Non hanno alcuna base scientifica – aggiunge il parlamentare dem – e sono fondate sul pregiudizio, senza contare che si pongono in contrasto con i più autorevoli studi psicologici nazionali e internazionali”.

    Il presidente dei pediatri ha torto anche secondo l’associazione Famiglie Arcobaleno secondo cui “è vero il contrario. Si può escludere sulla base di decine di ricerche scientifiche, come d’altronde ha affermato l’Ordine degli psicologi italiani non più tardi di due anni fa”. Il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologici, Fulvio Giardina, dichiarava, infatti: “Non è certamente la doppia genitorialità a garantire uno sviluppo equilibrato e sereno dei bambini, ma la qualità delle relazioni affettive. Da tempo infatti la letteratura scientifica e le ricerche in quest’ambito sono concordi nell’affermare che il sano ed armonioso sviluppo dei bambini e delle bambine, all’interno delle famiglie omogenitoriali, non risulta in alcun modo pregiudicato o compromesso”.

 

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