RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Oggi più che mai è necessario impegnarsi per l’Europa. Riuniti a Roma i capigruppo socialisti e progressisti europei impegnati ad affrontare l’attuale crisi. L’Unione Europea sta attraversando la fase forse più difficile dal dopoguerra ad oggi. I populisti, stranieri e nostrani, scommettono su un ritorno delle frontiere e delle singole valute nazionali, con il conseguente fallimento dell'Euro. Alcuni governi europei stanno creando precedenti pericolosi, congelando il Trattato di Schengen e mettendo in discussione il risultato più importante delle politiche europee degli ultimi decenni: la libera circolazione...
di Laura Garavini, Deputata eletta nella Circoscrizione Estero
Ufficio di Presidenza del PD alla Camera
Noi del Pd siamo convinti che per salvare l’Unione Europea sia necessario investire sul futuro, e non sul passato. Che sia urgente rilanciare il progetto europeo, avendo il coraggio di affrontare le necessarie modifiche, senza lasciare che le destre xenofobe e populiste, fomentando le paure, facciano resuscitare e vincere gli egoismi nazionali.
E la maggioranza in Parlamento sostiene questo intento. L'ho detto in Aula intervenendo a nome del Gruppo del Pd in dichiarazione di voto sull’intervento del Presidente del Consiglio Renzi sull’Europa. Creare muri ed ergere fili spinati non è una soluzione: semmai riescono solo a deviare le rotte verso altri paesi. Gli imponenti flussi migratori verso l'Europa sono ormai un fenomeno strutturale e come tale va governato e gestito, attraverso delle politiche europee comuni.
Proprio al fine di costruire rapporti che aiutino a realizzare politiche europee coordinate tra i diversi Parlamenti, in qualità di Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera dei Deputati abbiamo realizzato un importante incontro fra i capigruppo progressisti dei parlamenti nazionali dei 28 paesi membri dell’UE. Ho avuto il piacere di occuparmi in prima persona non solo della moderazione della conferenza, ma anche del lavoro politico preliminare, volto a tessere i rapporti con i diversi presidenti, in stretto raccordo con il PSE, così da pervenire a una posizione comune su economia e immigrazione. Proprio il giorno antecedente l'incontro dei Ministri degli Esteri dei Paesi fondatori dell’UE, riuniti a Roma per chiedere maggiore integrazione europea.
Alla Camera abbiamo scattato una foto importante: con il nostro Presidente Rosato, il Presidente del PSE, Stanisev, il capogruppo PSE all’Europarlamento, Pittella, la Presidente della Camera, Boldrini e i capigruppo e i rappresentanti dei partiti socialdemocratici di ben 17 paesi: Germania, Austria, Francia, Spagna, Svezia, Ungheria, Danimarca, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bulgaria, Belgio, Slovacchia. Tutti riuniti per dichiarare l'impegno reciproco a creare una politica comune in Europa su temi fondamentali come l’economia, la sicurezza e le politiche migratorie.
E la cosa più importante è che non è stata soltanto un'iniziativa estemporanea. Si è formalizzato un vero e proprio coordinamento, che si riunirà due volte l’anno con l'obiettivo di confrontarsi sui temi di maggiore attualità per l'Europa. Perché nel delicato scenario in cui viene a trovarsi l'Europa è fondamentale promuovere scambi sempre più stretti a livello parlamentare. L'Europa ci preme. Ecco perché è decisivo che i gruppi parlamentari che si riconoscono in una grande famiglia politica come quella del Pse collaborino in modo ancora più stretto ed incisivo.