lunedì 18 maggio 2015

Buona Scuola?

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Renzi attacca, ma non chiede “fiducia”

 

Alla vigilia della discussione in aula del ddl sulla riforma della scuola, si inasprisce la battaglia tra Governo e rappresentanti di categoria. Ieri, prima il boicottaggio degli Invalsi, poi subito dopo un acceso confronto fra governo e sindacati dove non si è trovato alcun accordo, ma si è arrivati a minacciare anche il blocco degli scrutini da parte degli insegnanti.

    Oggi dopo l’incontro con gli studenti (Rete degli studenti, la Federazione degli studenti, Studicentro, Movimento studenti Cattolici, Movimento studentesco nazionale) è stata avanzata da parte dell’Unione gli studenti la richiesta di finanziare le legge quadro sul diritto allo studio. L’incontro per gli studenti è stato solo una “presa in giro”, Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi ha attaccato: “È stato un incontro di facciata, le aperture del Governo sono del tutto insufficienti e non c’è reale volontà di cambiare i saldi del ddl”. L’Unione degli Studenti ha commentato l’incontro così: “Il Governo non vuole riconoscere le istanze maggioritarie sulla scuola che si sono espresse negli ultimi mesi di mobilitazione”.

    Martina Campani, dell’Uds ha criticato anche le modifiche: “Gli emendamenti fatti dopo lo sciopero pur avendo migliorato qualcosa, nella maggioranza dei casi si sono rivelati degli specchietti per le allodole che non cambiano la sostanza del provvedimento. Nell’incontro di oggi c’è stato un palese tentativo di strumentalizzare gli studenti contro i docenti e i sindacati, facendo delle aperture sugli emendamenti senza però intaccare i pilastri complessivi della riforma”.

    La via del confronto sembrava la sola percorribile, ma non sembrano esserci sponde, tanto che il metodo, affermano fonti a Palazzo Chigi, continua ad essere quello del confronto costruttivo e del dialogo come dimostrano le consultazioni in corso e vengono smentite le indiscrezioni che ipotizzano l’uso della fiducia da parte del governo sulla riforma della scuola.

    Anche Matteo Renzi ha alzato la voce e in un video sul sito del Governo afferma: “Sono proprio contento del fatto che finalmente la scuola è al centro della discussione. Non apprezzo i toni, le polemiche ed i boicottaggi di chi non vuole far partecipare i ragazzi agli Invalsi, ma bene che la scuola sia al centro”.

 

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IPSE DIXIT

 

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