martedì 15 maggio 2012

Un bilancio delle Amministrative 2012

Riceviamo e volentieri pubblichiamo


di Riccardo Nencini,

segretario nazionale del PSI


Dalle elezioni amministrative il Psi esce con un dato nazionale che si attesta al 3%, con punte di eccellenza in varie realtà del centro e sud Italia: l'ottimo risultato di Carrara, dove il sindaco socialista Angelo Zubbani è stato riconfermato al primo turno e poi Pistoia, Frosinone, Todi, Narni, L'Aquila e Rieti e ancora dodici sindaci eletti al primo turno in comuni del Veneto, della Puglia e della Calabria.

    Un risultato che supera sia le aspettative sia le previsioni di molti sondaggi

    I socialisti si confermano come una forza della sinistra riformista viva e radicata sul territorio.

    Eleggiamo ovunque sindaci e contiamo nei ballottaggi e nell'elezione di consiglieri e amministratori socialisti in tutta Italia, a conferma che gli elettori hanno premiato programmi seri, fondati sulla crescita, la responsabilità e su una maggiore giustizia sociale.

    I nostri amministratori presenteranno proposte per abolire l'Imu (che spesso rappresenta l'unico salvadanaio per molte famiglie italiane) e promuoveranno progetti per i giovani, che rilancino l'occupazione a livello locale e prevedano contributi da legare a lavori socialmente utili.

    Lo diciamo da tempo e lo ribadisco anche oggi: queste elezioni saranno le ultime della seconda Repubblica e certificano che il Pdl ne risulta fortemente indebolito, in alcune città non c'è più, che Grillo drena voti soprattutto alla Lega e e "a sinistra" si è formato un arcipelago di formazioni politiche contese tra riformisti e radicali.

    La strada che anche le elezioni francesi ci indicano è la Casa dei riformisti, un progetto politico nuovo che raccolga tutte le anime del riformismo italiano, quello laico, socialista, liberale e cattolico democratico.

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Oltre i proclami il vuoto


Il distretto dell’hi-tech in Lombardia subisce in questi giorni un probabile colpo di grazia.


di Chiara Cremonesi

Sinistra ecologia libertà in Regione Lombardia


Nella totale indifferenza, come ormai da diversi anni a questa parte, delle istituzioni regionale e nazionale, dopo la chiusura della Jabil a dicembre, arriva infatti l’annuncio di altri 580 esuberi alla Nokia-Siemens.

    Per evitare questa Caporetto occorrebbero due passaggi che finora, nonostante le tante sollecitazioni, sono mancati: investimenti certi sulla banda larga e una politica industriale capace di offrire prospettive.

    Al di là dei proclami, evidentemente, per il duo Formigoni-Gibelli la crisi economica non merita particolare attenzione, anche in un settore industriale che di certo non si può dire marginale per il futuro della regione.