Sulle spalle di un gigante per costruire il socialismo di domani *)
A 120 anni dalla nascita resta intatta la sua lezione politica e morale. Non sono superati i valori fondamentali che l’hanno ispirato: l’uguaglianza, la giustizia sociale, la libertà per tutti. occorre che i più giovani si ispirino a quel modello per costruire il socialismo di domani.
di Giuseppe Tamburrano
Presidente della Fondazione Pietro Nenni
Cari compagni, l’anno in cui nasce Nenni, il 1891, nasce anche Critica Sociale, diretta da Filippo Turati e Anna Kuliscioff; nasce a Catania il primo “fascio siciliano” promosso da De Felice Giuffrida; nasce la gloriosa federazione mantovana degli operai e contadini; nascono le Camere del lavoro di Piacenza, Milano e Torino; i metallurgici proclamano un grande sciopero; a Bruxerlles si riuniscono i socialisti di tutta Europa in quello che fu, dopo la prima riunione dell’Aja del 1876, il vero affratellamento dei socialisti di tutta Europa. L’anno dopo nasce il Partito socialista.
La vita politica di Nenni è lunghissima: 80 anni. Ricevette il battesimo a sette anni, nel maggio del 1898, quando assistè “impietrito” alla carica della cavalleria nella piazza di Faenza contro donne e lavoratori che avevano assaltato i forni per potere sfamarsi. “Quel giorno – disse – ho scelto da quale parte stare”.
Nenni è il Partito socialista non solo perchè lo ha diretto per tanti anni, ma perchè lo ha salvato tante volte. Nel 1922-23 – è nel partito solo da un anno – vince la battaglia contro Serrati e i massimalisti che avevano deciso di “svendere” il Partito a Mosca e al PCI.
Nel 1930, nell’esilio francese, realizza insieme a Turati l’unificazione con i riformisti. Durò fino al 1947, anno della tragica scissione di Saragat: il quale aveva ragione a rifiutare l’unità con i comunisti, ma torto a lasciare il Partito.
L’alleanza strettissima con il PCI fu l’errore di Nenni che rischiò di far scomparire il PSI. Nenni se ne riscattò nel 1956 rompendo l’alleanza subalterna con il PCI.
I migliori anni della nostra storia repubblicana furono quelli, specie i primi, del centro-sinistra. E recano l’impronta di Pietro Nenni. Due grandi vittorie democratiche portano il suo nome: la Repubblica e il divorzio.
Il socialismo di Nenni è superato, ma non sono superati i valori fondamentali che l’hanno ispirato: l’uguaglianza, la giustizia sociale, la libertà per tutti. E’ un gigante e salendo sulle sue spalle vedremo più lontano di lui in questo mondo in cui le ingiustizie sociali sono enormi, in cui il mercato deregolato ha fallito restituendo attualità al socialismo riformista, in questa Italia devastata da una gravissima crisi economica, sociale e soprattutto etica e culturale.
Egli è stato un modello di militante: occorre che i più giovani si ispirino a quel modello per costruire il socialismo di domani.
*) Dal messaggio inviato dal Giuseppe Tamburrano, presidente della Fondazione Nenni, a Felice Besostri, Portavoce del Gruppo di Volpedo.
IPSE DIXIT
Night and day - «Noi non accettiamo che l'Italia giri attorno ai suoi [=di Lui, ndr] giorni inconcludenti e alle sue [=di Lui, ndr] disdicevoli notti.» – Pierluigi Bersani
http://www.youtube.com/watch?v=PEM_63_P0CY
Se non ora quando? - «Non vogliamo giudicare le ragazze che frequentano la casa del premier cercando di cambiare la propria vita in una serata... Neppure condividiamo quelle letture che riducono le donne a vittime... Nella nostra vita incontriamo tante donne, magari affaticate e un po’ sole, precarie o in cerca di lavoro, ma libere e sicure del proprio valore... Crediamo sia urgente, nella politica e nella società, fare una grande e limpida battaglia politica contro questo sistema di potere e di corruzione, contro la mercificazione del corpo femminile e il modello di relazioni che propone, contro la svalorizzazione del lavoro e della vita delle donne.» – Titti Di Salvo, Cecilia D’Elia, Monica Cerutti
http://www.youtube.com/watch?v=gc5u6r7GBGE
Segnalazione
SE NON ORA, QUANDO?
Filo diretto con
SUSANNA CAMUSSO
su RadioArticolo1
(www.radioarticolo1.it)
Martedì 8 febbraio alle ore 13.30
Scrittrici, lavoratrici, ricercatrici, casalinghe, studentesse. Le donne italiane si stanno mobilitando in tutte le città per reagire al degrado della politica e della società. Un cartello composito di donne e associazioni sta lavorando ad un grande appuntamento nazionale, domenica 13 febbraio, con manifestazioni in tutte le città d'Italia. La Cgil è in prima fila nella promozione di questa iniziativa e il suo Segretario generale, Susanna Camusso, sarà ospite di un filo diretto di RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) in programma per il prossimo martedì 8 febbraio alle ore 13.30.
Si può intervenire telefonando allo 06.40043376, mandando una e-mail all’indirizzo redazione@radioarticolo1.it, attraverso la pagina facebook: http://www.facebook.com/radioarticolo1, oppure inviando un sms al 331.3423318.