IPSE DIXIT
Signore e signori, siamo profughi innocenti non fateci morire qui!
- "Signore, signori, questo messaggio di disperazione proviene da 200 eritrei che stanno morendo nel deserto del Sahara, in Libia. Siamo colpiti da malattie contagiose, la tortura è una pratica comune e, quel che è peggio, siamo rinchiusi in celle sotterranee dove la temperatura supera i 40°. Stiamo soffrendo e morendo. Questi profughi innocenti stanno perdendo la speranza e rischiano la morte. Perché dovremmo morire nel deserto dopo essere fuggiti dal nostro Paese dove venivamo torturati e uccisi? Vi preghiamo di far sapere al mondo che non vogliamo morire qui e che siamo allo stremo. Vogliamo un luogo di accoglienza più sicuro. Vi preghiamo di inoltrare questo messaggio alle organizzazioni umanitarie interessate."
- Sms da un "campo di trattenimento" nel deserto libico (fonte L'Unità)
VISTI DAGLI ALTRI
A cura di Internazionale - Prima pagina
Braccio destro mafioso
Amico dei mafiosi e braccio destro di Berlusconi. Il senatore Marcello Dell'Utri è stato riconosciuto colpevole di complicità con la Piovra e di aver fatto da intermediario tra i clan siciliani e il mondo degli affari milanese. Per venticinque anni l'uomo d'affari ha navigato tra due mondi: quello dell'entourage di Berlusconi, ai tempi in piena ascesa, e quello, sulfureo e oscuro, di Cosa nostra.
Le Temps, Svizzera
La cultura dice basta a Berlusconi
Da Milano a Palermo i teatri, le biblioteche, i musei e il mondo della cultura, dell'archeologia e dello spettacolo sono in agitazione permanente. Occupazioni, scioperi, dimissioni, manifesti: la indignazione contro la politica culturale del governo, plasmata dal decreto legge 64 promosso dal ministro Sandro Bondi, e la minaccia dei tagli previsti dalla manovra correttiva in discussione al parlamento hanno riportato l'Italia allo spirito degli anni settanta.
El País, Spagna
Solidarietà internazionale
Fair Games
Fair Play
Una campagna dell'Internazionale dei lavoratori dell'edilizia a sostegno dei diritti dei lavoratori impegnati ai Mondiali in Sudafrica. Tra i promotori di questa iniziativa si è distinto il compagno Vasco Pedrina, presidente europeo dell'IBB e autorevole dirigente del sindacato svizzero.
Con «Fair Games – Fair Play» l’Internazionale dei lavoratori dell’edilizia e del legno (IBB) ha posto per la prima volta un grande evento sportivo al centro di una campagna di solidarietà internazionale. Dopotutto ognuno di noi vuole seguire i Mondiali sapendo che gli stadi in cui si disputano le partite sono stati costruiti a condizioni di lavoro eque.
La campagna triennale ha raggiunto vari traguardi. Ecco 5 esempi:
§ 26 scioperi hanno permesso di ottenere un aumento salariale del 30%;
§ la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute sono state migliorate;
§ le sindacaliste e i sindacalisti hanno ottenuto estesi diritti di accesso ai cantieri e complessivamente i sindacati edili hanno reclutato 25’000 nuovi affiliati;
§ le reti dei fiduciari sindacali sono state rafforzate e i colleghi sono riusciti a condurre le trattative da una posizione di forza;
§ grazie alle pressioni sindacali internazionali (e anche alle attività organizzate in Svizzera) la FIFA si richiama ormai al principio di Campionati del mondo socialmente responsabili.
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
MAFIA: LUMIA (PD), DELL'UTRI FUORI DALLA POLITICA E DALLE ISTITUZIONI
“Dell’Utri è stato condannato anche in secondo grado su fatti pesantissimi. Il suo partito e la politica tutta ne devono prendere atto e trarne le debite conseguenze. Sono sempre stato convinto che, al di là del giudizio penale, anche di fronte ad una assoluzione vi erano tutti gli elementi per espellerlo dalla politica e dalle istituzioni. La vicenda delle stragi ‘92/’93 rimane aperta, non solo per il giudizio penale, ma per le istituzioni perchè si faccia piena luce e si accertino tutte le responsabilità, comprese quelle politiche”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia.
“Anche tutta la politica – aggiunge Lumia – deve fare i conti fino in fondo con i rapporti con le mafie. Ogni partito deve guardarsi dentro e attivare una selezione della classe dirigente capace di coniugare legalità e sviluppo e di colpire con rigore e sistematicità il sistema mafia negli appalti, nella gestione dei rifiuti e dell’acqua, nel settore dell’energia e della sanità e in tutti i settori della spesa pubblica e dell’economia privata. Così si possono scardinare i sistemi delle collusioni e dare alla politica il suo valore e il suo primato nella lotta alle mafie”.
"Dell'Utri - conclude l'esponente del Pd - sa che Vittorio Mangano era un mafioso. Gli eroi veri sono Falcone, Borsellino e tutti quei servitori dello Stato che hanno dato la vita per combattere la mafia e per salvaguardare le istituzioni democratiche".