venerdì 26 febbraio 2010

Migranti - Solidarietà - conflitto d'interessi

Ipse dixit
Una grande tensione morale - "La democrazia si difende e si rafforza con una grande tensione morale. Si colpiscano i colpevoli di corruzione senza pietismi. Bisogna essere intransigenti verso se stessi ed io lo sono stato: ho resistito al fascismo ed ho sempre compiuto il mio dovere." - Sandro Pertini         

VISTI DAGLI ALTRI
A cura di Internazionale - Prima Pagina

L'Italia sta peggio della Grecia
Secondo l'economista canadese Robert Mundell, considerato l'ispiratore dell'euro, l'Italia costituisce la maggiore minaccia per la tenuta della moneta unica. Premio Nobel per l'economia nel 1999, Mundell fa notare inoltre che l'Italia ha un'economia troppo importante perché si possa pensare a un'operazione di salvataggio come nel caso della Grecia. La situazione italiana finora non ha suscitato particolari inquietudini ma il paese è molto vulnerabile a causa del debito e della spesa pubblica.

Le Monde, Francia
http://www.lemonde.fr/economie/article/2010/02/23/pire-que-la-grece-l-italie-est-le-principal-danger-de-la-zone-euro_1310167_3234.html


Catastrofe ecologica minaccia il fiume Po
Il Po è minacciato da una marea di petrolio proveniente da uno dei suoi affluenti, il Lambro. La macchia di petrolio proviene da un’ex raffineria lombarda ed è, secondo le autorità, frutto di un atto di sabotaggio. Centinaia di pesci e uccelli sono già morti a causa dell’inquinamento delle acque. La Nación, Argentina
http://www.lanacion.com.ar/nota.asp?nota_id=1236923    

Migranti

Primo marzo 2010

Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?

    Primo marzo 2010 si propone di organizzare una grande manifestazione non violenta per far capire all'opinione pubblica italiana quanto sia determinante l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società.

    È stato predisposto anche il "Numero Giallo", un servizio di sms per raccogliere le adesioni alla giornata del Primo Marzo 2010. Il numero è:

 
320.2043514
 
Mandate il vostro messaggio, indicando nome e città di provenienza (italiana e, nel caso, straniera) ed una breve frase con le ragioni della vostra adesione. I messaggi saranno pubblicati sul sito e saranno letti nel corso delle manifestazioni che si svolgeranno il Primo Marzo.

http://www.primomarzo2010.it/  

Solidarietà 

BRESSO: "SOSTENGO BONINO"

LA GOVERNATRICE DEL PIEMONTE, MERCEDE BRESSO, MANIFESTA LA PROPRIA SOLIDARIETÀ A EMMA BONINO "CHE SI BATTE PER IL RISPETTO DELLE REGOLE ELETTORALI".

“Sono solidale con la battaglia che sta sostenendo Emma Bonino per difendere basilari principi di democrazia e legalità”- dichiara Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte Candidata 2010. “La candidata presidente della Regione Lazio  - dice Bresso - sta combattendo,  in queste ore, con il suo sciopero della fame, per ottenere il rispetto delle regole elettorali. Mi auguro che con il contributo di tutte le forze democratiche si trovi al più preso una soluzione  per dare risposta  alle richieste di Emma Bonino”.  

La Cgil sullo scandalo-riciclaggio

Fasweb, Telecom  e  il conflitto d'interessi

“Le vicende Fastweb e Telecom sono inquietanti. Sul futuro delle telecomunicazioni in Italia pesa il conflitto d’interessi del presidente del consiglio”

“E’ inquietante vivere in un paese dove vengono alla luce interessi così perversi che, forse per la prima volta, vedono collegati tra loro il sistema delle imprese, la malavita organizzata, la politica”. Lo ha detto questa mattina ai microfoni di RadioArticolo1 Fabrizio Solari, segretario confederale della Cgil, a proposito delle vicende che si stanno sviluppando intorno ai casi Fastweb e Telecom.

    “C’è un clima di grande incertezza. Ci auguriamo che, se dovessero essere prese decisioni su eventuali commissariamenti, non pregiudichino l’attività lavorativa, un bene che va tutelato”, ha proseguito Solari. “Ci sono effetti pratici della vicenda che ci preoccupano: oggi era previsto il Cda Telecom che doveva varare il piano triennale. Domani si sarebbe dovuto svolgere l’incontro con le parti sociali sul piano industriale. E’ stato annullato tutto. I fatti di questi giorni sono destinati ad avere ripercussioni”.

    “Telecom patisce problemi irrisolti che partono da lontano e oggi è in una situazione di stallo – ha detto il segretario confederale Cgil -  E’ vittima di una sottocapitalizzazione che le impedisce di fare investimenti, dovuta all’alto indebitamento che l’azienda ha ereditato dai tempi della privatizzazione. E poi le pesa l’instabilità della cabina di comando. Per questo, anche se fosse stato presentato, il piano industriale si sarebbe fermato, molto probabilmente, all’esigenza di contenere i costi senza nessun piano strategico”.

    “Sulle sue strategie future pesa il problema, tuttora irrisolto, del conflitto di interessi del presidente del Consiglio – ha proseguito Solari -  In futuro ci sarà uno sviluppo delle reti e della banda larga destinato ad avere un forte impatto anche sulla televisioni.  Molto probabilmente l’interattività non passerà per il digitale terrestre, tecnologia obsoleta, ma sulla fibra ottica. La rete italiana  è in mano a Telecom e immaginare un accordo più stringente con altre aziende, come Telefonica, significherebbe oggi perderne il controllo. E’ evidente che chi ha un interesse in campo radiotelevisivo punta a detenere il controllo totale della rete, proprio attraverso Telecom. Questo è uno degli elementi che comportano imbarazzo e indecisione a prendere un orientamento definitivo”.

     “Questi problemi hanno bisogno di soluzioni – ha concluso Solari – la vicenda Telecom coinvolge, di fatto, i principali player del settore, blocca il futuro dell’azienda e alcune scelte strategiche per lo sviluppo dell’intero Paese. Anche sulla vicenda Telecom, così sulla crisi più in generale, pesa la congenita incapacità del governo di avere una politica economica quindi di fare le scelte che riguardano il futuro, di orientare gli investimenti privati, di disegnare uno scenario in cui ogni soggetto possa trovare le collocazioni per lo sviluppo”.