Rosarno, una poesia
Nei Ghetti d’Italia questo non è un Uomo
di Adriano Sofri
Nei Ghetti d’Italia questo non è un Uomo
Di nuovo, considerate di nuovo
Se questo è un uomo,
Come un rospo a gennaio,
Che si avvia quando è buio e nebbia
E torna quando è nebbia e buio,
Che stramazza a un ciglio di strada,
Odora di kiwi e arance di Natale,
Conosce tre lingue e non ne parla nessuna,
Che contende ai topi la sua cena,
Che ha due ciabatte di scorta,
Una domanda d´asilo,
Una laurea in ingegneria, una fotografia,
E le nasconde sotto i cartoni,
E dorme sui cartoni della Rognetta,
Sotto un tetto d´amianto,
O senza tetto,
Fa il fuoco con la monnezza,
Che se ne sta al posto suo,
In nessun posto,
E se ne sbuca, dopo il tiro a segno,
"Ha sbagliato!",
Certo che ha sbagliato,
L´Uomo Nero
Della miseria nera,
Del lavoro nero, e da Milano,
Per l´elemosina di un´attenuante
Scrivono grande: NEGRO,
Scartato da un caporale,
Sputato da un povero cristo locale,
Picchiato dai suoi padroni,
Braccato dai loro cani,
Che invidia i vostri cani,
Che invidia la galera
(Un buon posto per impiccarsi)
Che piscia coi cani,
Che azzanna i cani senza padrone,
Che vive tra un No e un No,
Tra un Comune commissariato per mafia
E un Centro di Ultima Accoglienza,
E quando muore, una colletta
Dei suoi fratelli a un euro all´ora
Lo rimanda oltre il mare, oltre il deserto
Alla sua terra – "A quel paese!"
Meditate che questo è stato,
Che questo è ora,
Che Stato è questo,
Rileggete i vostri saggetti sul Problema
Voi che adottate a distanza
Di sicurezza, in Congo, in Guatemala,
E scrivete al calduccio, né di qua né di là,
Né bontà, roba da Caritas, né
Brutalità, roba da affari interni,
Tiepidi, come una berretta da notte,
E distogliete gli occhi da questa
Che non è una donna
Da questo che non è un uomo
Che non ha una donna
E i figli, se ha figli, sono distanti,
E pregate di nuovo che i vostri nati
Non torcano il viso da voi.
IL TEATRO LEGGE SOFRI - Lella Costa, Gigi Proietti, Moni Ovadia, Neri Marcoré, Ascanio Celestini, Dario Fo, Piera Degli Esposti e Paola Cortellesi interpretano Nei ghetti d'Italia, questo non è un uomo - Ascolta: http://tv.repubblica.it/copertina/rosarno-il-teatro-legge-la-poesia-di-sofri/41166?video
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Rosarno: "Violazione dei diritti fondamentali dell'uomo"
<<L'opinione pubblica internazionale è stata profondamente turbata dai gravi episodi di violenza accaduti a Rosarno. Dei gruppi che non possono non essere definiti criminali, hanno sparato a uomini e donne, tutti immigrati, ferendone una trentina e costringendo al trasferimento di circa un migliaio di persone che da anni si recano in Calabria per lavorare>>. E' quanto dichiara Rosario Crocetta eurodeputato del Partito Democratico commentando i gravi episodi di violenza contro gli immigrati verificatisi in questi ultimi giorni a Rosarno (Calabria).
<<Ho presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al Parlamento Europeo di intervenire - continua Crocetta - per verificare se siano state adoperate misure adeguate in difesa degli immigrati aggrediti e misure di contrasto nei confronti dei criminali aggressori, considerando che, nel caso di Rosarno, si é assistito a una delle piú colossali azioni di violazione dei diritti fondamentali dell'uomo. Chiederò inoltre di verificare che le condizioni attuali degli immigrati trasferiti da Rosarno, siano rispettose della loro dignità umana, di uomini e di lavoratori. L'ultima settimana di gennaio - conclude l'eurodeputato - mi recherò a Rosarno con una delegazione di deputati europei, per verificare personalmente la situazione e parlare con le autorità locali>>.