lunedì 7 dicembre 2009

BASTA IMMOBILISMO POLITICO, BISOGNA AGIRE

Ipse dixit

Occhi chiusi  - "Vivere senza filosofare è davvero come tenere gli occhi chiusi, senza cercare mai di aprirli." - René Descartes 

       
VISTI DAGLI ALTRI

A cura di Internazionale - Prima Pagina

Il giorno di Spatuzza In questo momento l'agenda politica italiana ruota intorno a Gaspare Spatuzza, il collaboratore di giustizia che oggi dovrà testimoniare di fronte ai giudici della corte d'appello di Palermo, riuniti a Torino per ragioni di sicurezza, nell'ambito del processo d'appello al senatore Marcello Dell'Utri, condannato in primo grado a nove anni di prigione per concorso esterno in associazione mafiosa. Le parole di Spatuzza potrebbero gettare nuove ombre sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Secondo il collaboratore di giustizia, infatti, Berlusconi e Dell'Utri sono stati, fin dagli anni ottanta, interlocutori politici ed economici dei fratelli Graviano, noti boss di Cosa Nostra.
Le Monde, Francia
http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/12/03/les-accusations-d-un-mafieux-repenti-fragilisent-silvio-berlusconi_1275526_3214.html#ens_id=1259809


Diecimila donne contro la violenza e il velinismo
Mentre Veronica Lario e Patrizia D'Addario denunciavano il sistema politico-sessuale orchestrato da Silvio Berlusconi, perché le altre donne non protestavano? Questa domanda se la sono fatta in molti, dentro e fuori l'Italia, di fronte al machismo impudente del presidente del consiglio del "paese di Casanova". Le prime reazioni sono arrivate a ottobre, quando Berlusconi ha insultato Rosy Bindi. Il 28 novembre migliaia di donne - diecimila secondo gli organizzatori - hanno finalmente manifestato a Roma contro la violenza machista e lo sfruttamento del corpo delle donne a fini politici ed economici.

El País, Spagna
http://www.elpais.com/articulo/internacional/10000/mujeres/dicen/basta/Roma/violencia/velinismo/elpepuint/20091128elpepuint_11/Tes.    


Riceviamo e volentieri pubblichiamo

ATTENTATO IN SOMALIA, IL COSV ESPRIME RABBIA E CORDOGLIO

Una reazione di dolore e cordoglio ma anche una protesta contro l’immobilismo della politica. Sono le ong italiane presenti in Somalia che esprimono rabbia e sgomento dopo l’attentato suicida di oggi a Mogadiscio all’Hotel Shamo dove hanno perso la vita 4 ministri del Governo transitorio somalo, due giornalisti e oltre 15 studenti dell’università laica del Benadir.
“Un attacco senza precedenti” commenta da Nairobi Novella Maifredi, responsabile dei progetti in Somalia del COSV “dopo anni di crisi politica e umanitaria oggi ci troviamo di fronte a un punto di non ritorno, mai avevamo visto la Somalia in queste condizioni. Questa e la dimostrazione della forza e del potere sul territorio di Al Shabab, la componente fondamentalista che ha in mano gran parte del paese”. Attentato oggi grave in quanto colpisce direttamente continua Maifredi “le forze vive di un paese e di una citta come Mogadiscio ormai alla deriva, dove noi cooperanti da almeno due anni non possiamo entrare perche bersagli di attacchi e dove anche la popolazione e ostaggio della violenza e della poverta”. Cosa fare allora? “Non si può restare immobili, siamo stanchi di registrare solo parole di indignazione e nessun atto concreto da parte della politica, italiana e internazionale, e il momento di dire apertamente che cosa si vuole fare per non far implodere la Somalia” sottolinea la cooperante COSV.
Un appello alla politica dunque, all'Italia, all'Europa, perchè non si continui a dare per scontato che la Somalia è persa, abbandonata a un destino ineluttabile.
Per informazioni:  cosvngo@tin.it