DA PALERMO, ITALIA Sicilia: Cambia il panorama politico Crocetta: "Basta con i diktat della vecchia politica, la Sicilia è stanca" Palermo, 25 giugno 2013. "Una cosa e' certa, con le elezioni amministrative e' cambiato il panorama politico della Sicilia. Di quella Sicilia che era un feudo del centro destra e adesso vede tante nuove amministrazioni comunali di centro sinistra insediarsi per ricominciare un nuovo percorso, un cammino di riscatto. Tutto ciò era impensabile fino a pochi mesi fa, nessuno avrebbe scommesso nulla sul possibile cambiamento. Invece sono stati eletti giovani e donne in tutta la Sicilia. Le donne sono state grandi protagoniste della campagna di rinnovamento grazie alla legge sul doppio voto di genere. Considero enormemente positivo, non solo il risultato dei comuni dove hanno vinto candidati del centro sinistra, ma anche il dato che viene fori a Ragusa e Messina, laddove a vincere sono sindaci espressione dei movimenti. Tutto ciò deve fare riflettere la vecchia politica, laddove il centro sinistra ha perso e' soltanto perché i nostri candidati non sono apparsi come interpreti della domanda di cambiamento. Dobbiamo partire necessariamente da questo se vogliamo cogliere il vento di rinnovamento che c'e' in Sicilia. Il governo regionale collaborerà con tutti i sindaci eletti e augura a tutti loro buon lavoro, poiché in democrazia si rispettano i risultati elettorali. Consentitemi pero' di essere felice per quanto avvenuto a Catania, a Siracusa, a Comiso, a Partinico. Sono felice poiché da oggi l'aeroporto di Comiso ritornerà a chiamarsi "Pio La Torre". La nostra vittoria alle regionali, sta determinando quella rivoluzione di cui la Sicilia ha veramente bisogno. Grazie a tutti i siciliani. Rosario Crocetta, Presidente della Regione Siciliana |
DA ROMA, AMERICA LATINA Operazione Condor Desaparecidos: 35 rinvii a giudizio tra esponenti delle Giunte militari di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay. La decisione della Procura di Roma è un passo importante per fare giustizia La decisione della Procura di Roma di rinviare a giudizio 35 esponenti delle giunte militari di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay, responsabili negli anni '70 della cosiddetta “Operazione Condor” e cioè della tortura e della sparizione di migliaia di vittime innocenti delle dittature latino-americane costituisce un ulteriore importante passo nella battaglia di giustizia e verità che le associazioni dei familiari delle vittime, la società civile di quei Paesi e la solidarietà internazionale stanno perseguendo da tanti anni. Avendo seguito personalmente negli anni questi processi e in particolare il grande e coraggioso lavoro del Procuratore Capaldo voglio dargli atto, anche a nome del Partito Democratico, di questo instancabile e determinato impegno che rende onore alla memoria di quei tragici anni; oggi, come allora, l'Italia è vicina alle donne e agli uomini che eroicamente hanno lottato per la libertà e la democrazia. Fabio Porta, deputato del PD (Circoscrizione Estero) e componente della commissione Esteri a Montecitorio |