VERSO IL VOTO
a cura di www.rassegna.it / In collaborazione con Adnkronos
"Berlusconi si rimpannuccia con le sue forze, che sono quelle che ha. abbiamo bisogno di 5 anni di stabilità e li avremo. Non sarà un percorso facile perché c'è una crisi gravissima, ma ne verremo fuori"
"Sommando Berlusconi e la Lega" la destra è "attorno al 24%". Lo ha detto ieri, il 5 febbraio, Pier Luigi Bersani, parlando a Berlino in un incontro trasmesso su YoudemTv. Il segretario del Partito democratico è tornato sul tema anche oggi, ai microfoni di Radio Anch'io, su Radio uno: "Berlusconi sta richiamando i suoi – ha detto - , io non l'ho mai sottovalutato e non ho mai pensato di avere la vittoria in tasca. Ma non sento il fiato sul collo. Ho sempre pensato ci fosse la destra e non ho mai sottovalutato" il Cavaliere. "Ma quando sento parlare di sorpasso, io rispondo 'col binocolo'". Prosegue Bersani: "Sento che Berlusconi si rimpannuccia con le sue forze, che sono quelle che ha".
Alla domanda se il futuro governo durerà 5 anni Bersani risponde: "Io penso di si, penso che abbiamo bisogno di 5 anni di stabilità e che li avremo". "Non sarà un percorso facile - aggiunge - perché c'è una crisi gravissima, ma ne verremo fuori. Ci vuole stabilità, serietà e anche un po' di coraggio".
Dialogo con Monti in carta intenti - "Sono disponibilissimo a rivolgermi anche a forze come quella del professor Monti", aggiunge Bersani riguardo alla Scelta Civica dei centristi guidati dal Professore."Basta leggere la carta d'intenti, che si è data una credibilità in termini di rigore e di serietà. Dopo di che - puntualizza il segretario democratico - c'è scritto che a contrasto delle regressioni populiste di una destra europea e nazionale, noi abbiamo un atteggiamento di apertura nei confronti di forze europeiste e costituzionali".
Nel corso di un’iniziativa sulla sanità, Bersani poi ha aggiunto: “Non se ne può più di questa questione di quanti metri di distanza ci sono con Monti. Da due mesi dico sempre la stessa frase: puntiamo al 51% ma ci comporteremo come se avessimo il 49 perché il Paese ha problemi seri. La stessa frase che da due mesi porta a titoli dei giornali differenti: Bersani apre a Monti o Bersani chiude a Monti. Non mi occupo tutti i giorni di questa cosa”.
L’aut aut di Monti - "Non c'è stato nessun accordo tra Bersani e me, tra nessuno e Scelta civica. Il tema delle alleanze è prematuro, verrà dopo il voto. Immagino che se Bersani è interessato, come dichiarato, ad una collaborazione con le forze che rappresento, dovrà fare delle scelte all'interno del suo polo". Lo ha detto il premier uscente Mario Monti oggi nel corso di un incontro con i giovani alla fiera di Verona.
Mentre il leader di Sel Nichi Vendola, in un tweet, ha commentato: "Spero che Bersani non si voglia assumere la responsabilità di rompere l'alleanza del centrosinistra".
Parliamo di socialismo - a cura della Fondazione Pietro Nenni
http://fondazionenenni.wordpress.com/
Come al solito
Le non-persone della neolingua nella cosiddetta Seconda repubblica.
di Gianna Granati
Sull’inserto”La lettura” del Corriere della Sera del 27 gennaio è apparso l’articolo “Toghe con le gonne. La Rivincita” a firma di Giovanni Bianconi.
Nel testo si ricostruisce il travagliato percorso delle norme che consentirono l’accesso delle donne all’amministrazione della giustizia. E’ un articolo interessante, pieno di dati e di nomi. Sono citate, ad esempio, le deputate Maria Federici, democristiana, e Maria Maria Maddalena Rossi, comunista, per la loro battaglia in seno all’Assemblea costituente. Come al solito non sono citati i socialisti. In particolare Bianca Bianchi e soprattutto Lina Merlin che non meno della Federici e della Rossi si batterono per i diritti delle donne.
E questo impegno fu sottolineato dalla Merlin, nel dibattito che si tenne in Senato il 15 novembre del 1956 sul disegno di legge “Partecipazione delle donne all’amministrazione della giustizia nelle Corti di assise e nei Tribunali per i minorenni”.
La Merlin rintuzzò in modo argomentato, ma anche con sarcasmo le obiezioni, anzi i luoghi comuni maschili – che andavano dalla convinzione che le donne in genere sono fatue, leggere, superficiali e si farebbero condizionare da un bel giovane sottoposto al loro giudizio fino alla differenza della circonferenza del cranio femminile rispetto a quello maschile – avanzati contro questo provvedimento: “Poche donne si entusiasmano per i bei giovani che siano vuoti di cervello, come invece gli uomini, anche togati, si entusiasmano per le donne, specie quando sono oche”.