FONDAZIONE NENNI
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di Giuseppe Tamburrano
Berlusconi è “decaduto”, ma non è caduto. A me sembra che si rimetterà in piedi, anzi è caduto in piedi.
La nostra è una situazione che “eccita” il politologo perchè apre scenari intriganti.
Il primo punto da considerare è che Berlusconi potrà fare politica anche se in modi diversi, ma con limitazioni pesantissime: non potrà promettere agli elettori che se è eletto e va a dirigere il governo farà miracoli perché al Parlamento e al governo non potrà più andare : ed egli è per (auto) definizione insostituibile.
Ma potrà prendere tanti voti anche senza candidarsi: il caso Grillo insegna!
A parte lui personalmente, il berlusconismo che fine farà? I sondaggi dicono che, decaduto da senatore non è “decaduto” nei sondaggi anche se la sua disavventura parlamentare si è associata ad una scissione che non porterà molti voti ad Alfano.
Dunque, prudenzialmente dobbiamo ritenere che le sue disgrazie personali non si tradurranno in disgrazie per il suo movimento.
E se Sparta piange Atene non ride. Penso al PD che è letteralmente nel caos. Cerchiamo di prevedere il suo futuro prossimo. Ormai sembra certo che il giamburrasca Renzi conquisterà la segreteria del PD. E poi? Renzi punzecchia Letta. Ma l’ascesa del Sindaco di Firenze a Palazzo Chigi non è semplice. Lo statuto del PD e l’esperienza Bersani dicono che il segretario del PD è automaticamente candidato alla premiership. Il che vuol dire che, in caso di successo elettorale, Renzi è candidato alla direzione del governo.
Ma non sembra politicamente corretto che un Premier (Letta) che è riuscito a tenere la barra del governo in tempi procellosi – le pressioni europee, la recessione dalla quale l’Italia non esce, una scissione del PDL che gli lascia un margine esiguo e fragile di maggioranza al Senato – debba essere escluso per una norma non tanto intelligente dello statuto del PD. Il quale partito è in una situazione di alta fibrillazione : all’assemblea ultima tutto il gruppo dirigente “anziano” era assente!
E non vogliono ulteriormente infierire sul PD!
Il “centro ” è un brulichio di formichette, formiche e formiconi. Il democristiano doc Casini si sta dando da fare per aggregare un nuovo centro.
Io non andrò a votare alle primarie perché non ho capito per che cosa voterei preferendo l’uno a l’altro dei candidati del PD. Ma mi auguro che il PD rifletta sulle prospettive. Può darsi che la rottamazione riesca, ma lasci solo macerie.
Eppure come diceva Mao “Grande è la confusione sotto il cielo, perciò la situazione è favorevole”.