Ipse dixit
Responsabilità - «La sinistra ha molte responsabilità nella propria continua sconfitta di questi ultimi anni. Ma nessuna è forse così rilevante quanto la rimozione con cui continua a negarsi la verità su se stessa». - Lucia Annunziata
Io resto - «Se Veltroni ha deciso così vuol dire che ha avuto le sue buone ragioni. Io resterò qui con voi. Non lascio la politica. E non prenderò un aereo per Roma, non ho mai pensato di prenderlo... Veltroni ha ragione, oggi Berlusconi ha conquistato l'egemonia culturale in questo Paese. E come possiamo batterlo? Con altre televisioni? Con internet? No, su internet abbiamo già vinto, anzi stravinto. Ma c'è tanta gente che non ha il computer, e che non lo avrà mai. E allora? Allora bisogna lavorare in profondità. Sulla cultura degli ignoranti. Sulle coscienze dei qualunquisti. Solo così possiamo battere l'incultura del nichilismo che ha svuotato le coscienze. Dobbiamo aprire dappertutto sezioni di partito, e magari riaprire le case del popolo». - Renato Soru
A mio padre partigiano - «Se mi eleggerete segretario il mio primo atto domani sarà a Ferrara. E, di fronte al castello Estense dove in una lunga notte del 1943 furono trucidati dalle squadre fasciste tredici cittadini innocenti e furono lasciati per ore sulle strade della città, perché li vedessero tutti, anche i ragazzi che andavano a scuola... Chiederò a mio padre, che ha 87 anni ed è stato un partigiano, di portare la sua vecchia copia della Costituzione Italiana e le giurerò fedeltà». - Dario Franceschini
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Berlusconi non è salvo
Appena eletto, Silvio Berlusconi ha fatto approvare una legge che gli garantisce l'immunità. La sentenza di ieri contro l'avvocato britannico David Mills dimostra che è stata una scelta azzeccata. Tuttavia, il presidente del consiglio italiano non è completamente al sicuro. La legge, entrata in vigore a luglio del 2008, è al vaglio della orte ostituzionale che potrebbe annullarla. A quel punto, potrebbe ricominciare anche il processo contro di lui.
The Guardian, Gran Bretagna
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Tensione in Argentina per le battute di Berlusconi
Una frase pronunciata durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Sardegna ha provocato un incidente diplomatico tra Buenos Aires e Roma. Il governo ha convocato l'ambasciatore italiano in Argentina, Stefano Ronca, per esprimere profonda preoccupazione e chiedere spiegazioni sulle dichiarazioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi sui voli della morte organizzati dalla dittatura militare argentina.
La Nación, Argentina
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