martedì 23 settembre 2008

Bravi ragazzi, continuate così

La Catena di San Libero
Bravi giovani e giovani meno bravi
di Riccardo Orioles *)
1. Bravi
1. Bravi
Un avviso di garanzia ai sensi dell'articolo 656 del Codice Penale è stato inviato ieri dalla Procura di Catania al direttore del quotidiano locale La Sicilia, Mario Ciancio. La decisione dei magistrati catanesi sarebbe motivata dalla "notizia", pubblicata con grande evidenza dal quotidiano catanese nel maggio scorso, di un presunto tentativo di rapimento perpetrato da zingari all'uscita di un supermercato.

Nel particolare clima di quel momento - si osserva negli ambienti della Procura etnea - una "notizia" del genere una (per altro priva di ogni riscontro) avrebbe potuto facilmente dar luogo a incidenti anche molto gravi, particolarmente ai danni di elementi della comunità rom; è pertanto da ritenersi largamente violato il disposto dell'art.636 che vieta la "pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico".

"La decisione della Procura di Catania - ha dichiarato poco più tardi il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro - è ineccepibile e abbiamo già provveduto a titolo cautelativo a sospendere dall'Ordine il nostro iscritto Mario Ciancio. Non si pubblicano con leggerezza notizie così gravi e completamente prive di ogni supporto giornalistico".

"A questo proposito - ha aggiunto Nicastro - voglio congratularmi con i ragazzi del sito universitario Step1 (http://www.step1magazine.it/) che sono stati i soli a comportarsi da giornalisti in quest'occasione, andando immediatamente a cercare le fonti sul campo e denunciando quindi l'assoluta inconsistenza dell'accusa, formalizzata adesso anche dalla piena assoluzione dei due giovani zingari ingiustamente accusati. Bravi ragazzi, continuate così".

2. Meno bravi
Sant'Angelo di Brolo è un comunello di quattromila abitanti nell'interno della provincia di Messina e il miglior modo di arrivarci è, o almeno era una volta, la motocicletta; e precisamente la Bianchi 125 su cui mio padre, molti anni fa, andava a raggiungere la scuola di montagna dove insegnava, con me bambino accovacciato sul serbatoio e alberi e fiori che sfilavano allegri ai margini della trazzera. Il paese, che allora era molto povero, era composto quasi esclusivamente di bambini e donne, la maggior parte degli uomini essendo a quell'epoca emigrati in Belgio, in Germania o al nord; mandavano, ogni mese, quasi tutta la paga nelle "librette" delle famiglie rimaste a casa e per questo inghiottivano molti duri bocconi dai tedeschi, dai belgi, dai "non si affitta a meridionali".

E' uno dei posti del mondo a cui voglio bene. L'ho rivisto per caso l'altro giorno, alla tivvù. Niente di straordinario, per fortuna: era solo il tiggì regionale e non era una notizia d'importanza. Pare che le autorità abbiano deciso di mettere da quelle parti un campo provvisorio per emigranti (algerini, tunisini, neri, gente sopravvissuta a stento al mare estivo e ai suoi annegamenti).

E, siccome anche Sant'Angelo di Brolo ormai avrà pure lui i suoi bravi fascisti, qualcuno ha organizzato una piccola manifestazione contro gli emigranti: "Non li vogliamo qui!", "Fuori da casa nostra!", "Via gli stranieri!".

I cartelli e le grida (queste ultime non troppo forti, da razzisti alle prime armi) erano quelli regolamentari, e così pure le interviste che i giornalisti del Ministero andavano prendendo in giro. La gente, davanti al microfono, parlava con timidezza, un po' per la non-abitudine, un po' per la vecchia buona educazione montanara; ma insomma, sia pure senza gridare, diceva quel si voleva che dicesse.

Solo qualcuno, fra i giovani, cercava di fare la faccia feroce, ma senza riuscirci poi tanto. Il tiggì andava, e io rivedevo la moto di mio padre, e i santangiolesi di allora, e quella povera scuola degli anni Cinquanta.

*) Riccardo Orioles, giornalista antimafia, fondatore assieme a Giuseppe Fava de "I siciliani", è un punto di riferimento nel panorama delle firme giornalistiche in Sicilia impegnate a contrastare la mafia e la corruzione. - www.riccardoorioles.org / www.sanlibero.it