venerdì 11 luglio 2008

Deriva razzista


Ipse dixit: Esortazione
«Esortiamo le autorità italiane ad astenersi dal procedere alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori, e dall'utilizzare le impronte digitali già raccolte... in quanto questo costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l'origine etnica».

- Il Parlamento dell'Unione Europea


Passato e presente
Settant'anni fa il Partito fascista pubblicava il Manifesto della razza, che avrebbe aperto la strada per l'adozione delle famigerate leggi razziali contro gli ebrei. Oggi il governo italiano ha adottato misure speciali contro un altro gruppo etnico, e la corte d'appello ha assolto il sindaco di Verona Flavio Tosi stabilendo di fatto che dire che tutti i rom sono criminali è una "discriminazione accettabile". Nessuno sta insinuando che siamo di fronte a un ritorno del fascismo, ma questa deriva razzista può facilmente uscire dal controllo delle autorità.

The Guardian, Gran Bretagna [in inglese] vai al sito


Strasburgo boccia le impronte per i rom
A proposito delle impronte dei rom, erano state presentate due risoluzioni: quella della destra, che sostiene Palazzo Chigi, e quella presentata da socialisti, liberali e sinistra europea, che censura la misura come discriminatoria. Il Parlamento dell'Unione Europea ha approvato il documento presentato da socialisti, liberali e sinistra che censura il governo Berlusconi. La risoluzione, che boccia le misure di emergenza nei campi nomadi italiani proposte dal ministro Maroni, è passata con 336 voti a favore, 220 contrari e 77 astenuti.