LAVORO E DIRITTI
a cura di www.rassegna.it
In Senato il provvedimento trasformato dal maxi emendamento del governo. Nella notte i fondi per gli Atenei pubblici scendono da 400 a 100 milioni, mentre alle private ne vanno oltre 50. Passo indietro anche sui video poker.
La legge di stabilità è in Senato e dovrebbe restarci fino al 23 dicembre quando è prevista la sua approvazione per il passaggio alla Camera dove in terza lettura dovrebbe arrivare l'approvazione definitiva. Il condizionale è d'obbligo perché il Pdl non ha fatto segreto di voler rallentare l'iter per ottenere uno slittamento delle elezioni nel 2013.
Ma il Pd non ci sta. Per il segretario Bersani è “disdicevole” ritardare la data naturale delle elezioni fissata il 17 febbraio unicamente “per esigenze non dell'Italia, ma di forze politiche in ritardo”. Per approvare entro la settimana la legge di stabilità “siamo pronti a stare alla Camera anche la notte”, ha detto Bersani a Bruxelles.
Intanto, la confusione sotto il cielo è grande, complice il clima da fine corsa che ha trasformato la legge finanziaria in una sorta di ultimo treno, dentro i cui vagoni far salire tutti i provvedimenti, anche micro, che si vogliono far passare.
Le 16 pagine dell'emendamento omnibus contengono provvedimenti di ogni tipo, alcuni portatori di forti polemiche. Tra questi spicca il taglio dei finanziamenti alle Università pubbliche: solo 100 milioni di finanziamento per il fondo ordinario a fronte dei 400 promessi dal ministro Profumo. “Un ulteriore durissimo colpo al sistema universitario”, un altr passo “verso la privatizzazione dei saperi”, è stato il duro commento di Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil.
“Le università – continua Pantaleo – vengono spinte con il sottofinanziamento ad aumentare le tasse scolastiche, a tagliare occupazione e ricerca, a precarizzare il lavoro riducendo l’offerta formativa e trasformando gli studenti in clienti”. “Chiediamo – conclude il sindacalista – che vengano trovati gli ulteriori 300 milioni rispetto ai 400 necessari a evitare altri tagli al fondo ordinario 2013. Occorre da parte delle forze politiche che si candidano a governare il paese di proporre un progetto alternativo di università rispetto ai disastri dei governi Berlusconi e Monti”.
Da sottolineare che ci sono però 52,5 milioni per i Policlinici gestiti direttamente da università non statali. 12,5 milioni arrivano per il Bambin Gesù di Roma e 5 milioni alla Fondazione Gaslini. E il'arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, esprime la sua “soddisfazione” per il riconoscimento del ruolo nazionale all'ospedale privato di Genova.
Poi c'è il capitolo gioco d'azzardo: per tutto il pomeriggio le agenzie hanno riportato lo sdegno espresso da più parti, compresi il ministro della Famiglia Andrea Riccardi e quello della Salute Renato Balduzzi, per un emendamento del Pdl che autorizza di fatto l'apertura di nuove sale poker (cancellando la norma che faceva slittare queste nuove aperture al giugno prossimo). Balduzzi ha parlato di norme “sconcertanti”.
Ci sono anche i soldi per la Tav. Sono 2,25 miliardi in 13 anni per la linea Torino-Lione. Il testo aumenta gli stanziamenti del 2015 di 150 milioni (da 530 a 680) e ne stanzia altri 150 all'anno dal 2016 al 2029.
Mentre slitta al 2014 l'obbligo per le Regioni di non applicare ai redditi bassi la maggiorazione oltre i 0,5 punti percentuali dell'addizionale Irpef. Slitta inoltre al 2014 il quoziente familiare per quanto riguarda l'aliquota Irpef regionale.
Un po' di ossigeno per gli enti locali arriva invece con l'allentamento del patto di Stabilità per comuni e province: maggiori risorse per 1,4 miliardi. E 400 milioni di minori tagli ai comuni.