mercoledì 18 novembre 2015

L’Italicum come il Porcellum

Riceviamo e volentieri rilanciamo

 

 

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Parla Felice Besostri: "L'Italicum come il Porcellum. È incostituzionale".

 

di CLAUDIO MADRICARDO

 

Avvocato Besostri, lei venerdì 6 novembre ha presentato ricorso al tribunale di Milano contro l'italicum. cI vuol spiegare come è giunto all'idea di opporsi alla nuova legge elettorale? Ha forse nostalgie proporzionaste? Non le è bastato di aver già affossato il porcellum?

    Ai Tribunali civili di Milano e Venezia sono stati presentati i primi due ricorsi per far accertare il diritto dei cittadini italiani di votare secondo Costituzione. Ne seguirà un'altra ventina presso i Tribunali delle città capoluogo di Distretto di Corte d'Appello: in generale i capoluoghi di Regione. La ragione è semplice l'italicum presenta gli stessi problemi di costituzionalità del porcellum, una legge che con gli avvocati Aldo Bozzi e Claudio Tani avevo contribuito a far annullare dalla Corte costituzionale nel gennaio 2014. Le leggi elettorali proporzionali sono state demonizzate ingiustamente, ma questo non c'entra nulla. Davanti alla Corte costituzionale ho detto chiaramente che un sistema maggioritario all'inglese o alla francese sono assolutamente costituzionali.

    Quindi, avvocato, qual è il vero problema secondo lei?

    Il trucco di dare la maggioranza a chi non ce l'ha. Cerco di spiegarmi meglio. Nei sistemi maggioritari bisogna conquistare la metà più uno dei seggi. In quelli proporzionali avvicinarsi al cinquanta per cento dei voti validi. La Corte Costituzionale nella sentenza n. 1/2014 ha detto che se il legislatore vuol adottare un sistema maggioritario lo può fare, ma se sceglie un sistema, anche parzialmente proporzionale, deve essere coerente.

    Tuttavia i sistemi proporzionali sono generalmente instabili.

    Non è vero. La Germania, che è il paese più stabile d'Europa, ha un sistema proporzionale con una soglia di accesso del cinque per cento. Ebbene, dal 1949 ad oggi ha avuto in sessantasei anni appena otto cancellieri e si vota ogni quattro anni e non ogni cinque come in Italia. Da noi non è il sistema elettorale, ma il sistema dei partiti che crea instabilità,. Nella tredicesima legislatura (1996-2001) con la legge maggioritaria chiamata mattarellum abbiamo avuto quattro governi. Nella quindicesima (2006-2008) con l'iper maggioritario porcellum, la legislatura è finita prima. Berlusconi nel 2008 ha avuto la più grande maggioranza della storia repubblicana alla Camera e al Senato. Non ha finito la legislatura. L'ha portata a termine Mario Monti, ma con una maggioranza diversa.

    Quali sono, a suo modo di vedere, i motivi più eclatanti che renderebbero l'italicum incostituzionale? Li vuol spiegare in termini comprensibili a un profano della materia?

    Il premio di maggioranza prefissato nel cinquantaquattro per cento dei seggi. Ovvero trecento quaranta seggi e senza contare i dodici della circoscrizione estero, e indipendentemente dal consenso elettorale. Prendo lo stesso premio con il quaranta o con il quarantacinque per cento. O addirittura il cinquanta per cento dei voti. Lo scandalo comunque è il ballottaggio, dove una lista con il venticinque per cento dei voti al primo turno può conquistare il cinquantaquattro per cento dei seggi. Cioè può più che raddoppiare quelli che gli elettori le avrebbero assegnato. Questo non esiste in nessuna parte del mondo democratico. Inoltre, per far scattare il premio non c'è nessun quorum di partecipazione: che vada a votare il settanta per cento degli elettori o il trentacinque per cento, il premio è uguale. Un partito che rappresenta in termini reali meno del venti per cento degli italiani, governerebbe da solo. Si eleggerebbe il Presidente della Repubblica e quindi la maggioranza dei giudici costituzionali. >>> Continua la lettura sul sito di Ytali