Ipse dixit
Quel che ci fa progredire - «Non chiediamo scusa per il nostro modello di vita né esiteremo a difenderlo… Ma quel che ci fa progredire è la gentilezza d'ospitare uno straniero nel diluvio e il sacrificio degli operai per salvare il lavoro di un loro amico». - Barack Obama
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Da SD riceviamo e volentieri pubblichiamo
Claudio Fava (Sd): "Stiamo con Vendola"
Sinistra Democratica guarda al gruppo del governatore pugliese uscito dal PRC per costruire un progetto "politico ed elettorale" comune.
Sono grato, e sono vicino, a Nichi Vendola perché so che per le sue scelte c'e' consapevolezza ma c'e' anche fatica". Claudio Fava, segretario di Sinistra democratica, si schiera con decisione al fianco di Nichi Vendola e del gruppo che, lasciando Rifondazione comunista, ieri a Chianciano ha formalizzato la nascita del nuovo movimento Rifondazione per la sinistra.
"So quanto il passo di Nichi e di molti altri sia sofferto e consapevole, oggi tutto questo diventa un tributo fondamentale per costruire insieme una sinistra nuova, inclusiva, non minoritaria, che si ponga l'obiettivo di riallacciare un rapporto di generosita' politica con il Paese e l'ambizione di proporsi come progetto politico ed elettorale per le europee", spiega Fava interpellato dall'ADNKRONOS.
Per questo scopo, il leader di Sd sottolinea che quello del governatore della Puglia, "insieme al contributo di altri compagni e amici come i Verdi e altri ancora, è un contributo prezioso e fondamentale". Le scelte e le prospettive di questa nuova forza di sinistra, però, dipenderanno molto dall'esito che avrà la trattativa tra Pd e Pdl sulla legge elettorale per le europee e in particolare sulla possibilità che venga inserita una quota di sbarramento al 4%.
"Spero che l'intesa sullo sbarramento non si concretizzi -spiega Fava-. Se accadesse sarebbe una rapina politica da parte di Veltroni. Percé l'unico responsabile è lui, per una ragione di miserabile bottega".
Il leader di Sinistra democratica, a proposito dell'introduzione di una soglia di sbarramento al 4%, spiega: "Reinserire surrettiziamente il concetto del voto utile in una elezione in cui non c'è, con la manifesta intenzione di alterare la presenza della sinistra nelle istituzioni parlamentari, è un atto indecente e scellerato, una rapina politica. Se così dovesse essere, Sd rimetterà in discussione la propria presenza in tutte le amministrazioni locali. Non possiamo essere noi la banca del sangue del Pd, è una scelta coerente".
Parole decise, da parte di Fava, anche di fronte all'osservazione che la nascente forza di sinistra potrebbe anche avere anche una posizione di tipo competitivo nei confronti del Partito democratico: "Noi non guardiamo in casa del Pd ma guardiamo alla politica -dice il segretario di Sinistra democratica-. E fino adesso quella del Pd è stata una non politica. Un partito che non c'è, che non sceglie, che non rappresena l'opposizione".
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Dal GRUPPO DI VOLPEDO riceviamo e volentieri pubblichiamo
SOSTEGNO A MERCEDES BRESSO
Noi, Cordinamento dei Circoli Socialisti e Libertari del Nord-Ovest d’Italia – "Gruppo di Volpedo", esprimiamo apprezzamento e solidarietà alla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso in merito alla decisione di accogliere Eluana Englaro nelle strutture sanitarie della Regione al fine di applicare quanto la Corte di Cassazione ha stabilito.
Non eseguire una sentenza passata in giudicato costituirebbe una palese e gravissima violazione dello Stato di Diritto. E il fatto che la Presidente Bresso abbia voluto ribadire questo basilare principio ci pare di notevole importanza giuridica e una prova di civiltà e di coraggio, soprattutto alla luce degli sconcertanti tentativi di intimidazione e prevaricazione provenienti sia da parte delle autorità di governo sia dalle gerarchie ecclesiastiche.
Come promotori e sostenitori della cultura socialista, laica e liberale, riteniamo che l'arroganza di certi sistemi di pensiero aggredisca i fondamenti della nostra civiltà, figlia dell'Umanesimo e dell' Illuminismo, a discapito della legalità, della libera determinazione e della dignità umana.
Riteniamo che la drammatica sofferenza della famiglia Englaro meriti maggiore rispetto.
D’altronde, ogni approccio confessionale che identificasse in modo autoreferenziale la propria morale con il diritto e che pretendesse di escludere la legittimità di morali diverse, andrebbe soltanto a ledere i diritti dell’individuo sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dalla nostra Costituzione, e nella fattispecie ribaditi anche da una sentenza definitiva dell’ordinamento giudiziario dello Stato italiano.
Non è ammissibile che in nome di impietose obiezioni di coscienza si pretendano di negare o mettere in dubbio diritti umani e libertà di scelta, che esigerebbero soltanto rispetto.
Appare chiaro che l’obiettivo di chi agita questi argomenti è la pretesa di dare rilevanza giuridica ad una morale di parte, in modo lesivo rispetto alle libertà fondamentali, ai diritti e all’identità di chi non è cattolico.
L’evidente intento di sottoporre la legislazione italiana ad un continuo "monitoraggio morale" è una invasione nella libertà di scelta dei cittadini.
Noi crediamo viceversa nella necessità di un approccio liberale e libertario che tuteli, ed anzi preveda di ampliare, la possibilità di scelta degli individui. Si tratta di promuovere una "qualità della vita" fondata sul principio di autodeterminazione.
La democrazia, per essere pienamente tale, richiede la separazione fra politica e religione. E il processo di secolarizzazione è un dato di civiltà dal quale non vogliamo più arretrare.
Oggi più che mai si rende necessario ritrovare il senso perduto dello Stato, che dovrebbe dare prova di laicità. Il solo filtro ammissibile, in casi di questo genere, è quello della conformità allo spirito della Costituzione, unico e vero "principio non rinunciabile" in democrazia.
Quel che manca sono piuttosto soluzioni e soggetti politici che si facciano carico di colmare le lacune legislative esistenti. Non ci si può consegnare passivamente al vuoto giuridico (si pensi alla necessità di una legge sul testamento biologico). Questo equivarrebbe al fallimento della politica in quello che costituisce in senso proprio, il suo dovere/compito qualificante.
Perciò consideriamo l’apertura della Presidente della Regione Piemonte un esempio importante di etica della responsabilità.
Il Coordinamento dei Circoli Socialisti e Libertari del Nord-Ovest d’Italia - Gruppo di Volpedo
Labouratorio Piemonte - Torino,
Circolo Carlo Rosselli - Milano,
Circolo Liberalsocialista Carlo Rosselli - Torino,
Club Porto Franco - Milano,
Circolo Calogero/Capitini - Genova,
Idea Socialista - Verbania
Unione Civica Riformatori - Vercelli,
Associazione Labour Riccardo Lombardi - Alessandria
Circolo La Riforma - Milano
Associazione Frida Malan - Torino
Associazione Sandro Pertini - Torino